giovedì 30 aprile 2009

PRIMO MAGGIO: UNA STORIA CHE TESTIMONIA LA LOTTA PER IL PROGRESSO SOCIALE

Un Primo Maggio dei diritti, per rimettere in primo piano le aspettative delle lavoratrici e dei lavoratori, le rivendicazioni dei milioni di cittadini che vivono sulla pelle gli effetti della crisi economica, le legittime ambizioni di coloro che sono sprofondati loro malgrado nel girone infernale della precarietà.

Un Primo Maggio di speranza, per tutti coloro che non si arrendono al berlusconismo e alla più becera subcultura populista e mercantile. E invocano, fin dalle prossime elezioni europee, una svolta di sinistra e di progresso sociale.

Un Primo Maggio di lotta, a beneficio di chi rischia l’espulsione dal ciclo produttivo e rivendica un futuro degno di questo nome, con al centro il grande tema dell’uguaglianza.

Un Primo Maggio di cordoglio, per ricordare i milletrecento lavoratori morti su un ponteggio, sotto un capannone o su una banchina portuale e per abbracciare idealmente tutti i loro familiari.

Noi, Comunisti, attribuiamo, dunque, alla Festa del lavoro un significato niente affatto rituale: la vogliamo riempire con i piccoli e grandi problemi della quotidianità di chi lavora, con le piccole e grandi speranze che animano tutti i cittadini che non si arrendono allo stato di cose presenti. Noi, Comunisti, saremo in piazza con loro, per aiutare tutto il mondo del lavoro a riprendere in mano il suo destino.

10 commenti:

Maria ha detto...

Ragazzi siete veramente fantastici.
Complimenti per quello che fate!

GAETANO ERRIGO ha detto...

Sono d'accordo con quanto avete scritto. Che il 1° Maggio non sia solo un giorno festivo, ma soprattutto un giorno di riflessione per ricordare chi è morto di lavoro, per il lavoro e per le cause ad esso correlate

Anonimo ha detto...

Complimenti a chi ha scritto queste belle parole sul 1 maggio!

michela tripodi ha detto...

un primo maggio non per tutti visto che alcuni operai sono stati licenziati in questi giorni,un primo maggio per chi è precario,per chi non trova il suo futuro,per chi di lavoro è morto.Un primo maggio per tra tante incertezze e poche certezze rischia di veder cancellate quelle poche certezze conquistate con le lotte e non solo con le concertazioni.BASTA CON LE RIFORME CHE NON HANNO IL RISPETTO PER LA DIGNITà DI UNA PERSONA CHE SI SVELGIA ALLE SEI DI MATTINA E TORNA E CASA DOPO UN'INTERA GIORNATA SENZA AVERE LE GIUSTE GRATIFICHE.Basta a chi sfrutta le condizioni di chi ha bisogno di un lavoro sottopagandolo,sfruttandolo...Basta a quelle belle persone che nei call center non hanno rispetto dell'intelligenza e della cultura dei loro dipendenti dando loro premietti di sto c....La sicurezza e la certezza del lavoro che sono alla base della nostra Costituzione devono essere alla base della nostra SOCIETà.Dobbiamo pretendere determinate condizioni!!!Michela Tripodi

Danilo ha detto...

Domani al programma dell'Annunziata Ferrero vs Vendola...

michela ha detto...

Lunedì ore 19 su radioecosud avrà inizio un nuovo programma rock!!!Sarà condotto (nonchè ideato) da due giovani ragazzi cinquefrondesi!!!Ascoltiamoli...la creatività dei nostri giovani va esaltata!!!Michela

Anonimo ha detto...

chi sono i due ragazzi????

Anonimo ha detto...

Si deve costruire una grande opposizione sociale........solo i comunisti lo possono fare..........

Anonimo ha detto...

italiani aprite gli occhi persino la moglie non sopporta piu' berlusconi e voi continuate a crederlo ed a votarlo????

Gianni ha detto...

io no,IO VOTO COMUNISTA