martedì 11 dicembre 2012

TERRITORIOT MUSIC MEETING 2012: LOTTA, MUSICA, CULTURA


Era un Febbraio del 1994 quando alcuni giovani utopistici formavano un gruppo politico-culturale chiamato Kollettivo Onda Rossa. Partiva quella esperienza che tanti pensavano fosse semplicemente una bolla di sapone. Tre giovani soli e "inesperti", in un piccolo comune aspromontano che portano idee rivoluzionarie? Cose da pazzi! Dicevano. "Tre figghiolazzi". Dicevano. Era il Dicembre 1994 quando nasceva il Raduno Rock. Anno 2012. Di lotte se ne sono fatte tante ( storica la prima: la riapertura della biblioteca comunale; ma poi le lotte con i lavoratori, con i migranti, contro le discariche, il ponte sullo stretto, l'inceneritore, e via dicendo...) e quei tre giovani, ora non più tanto giovani, ancora ci sono vicini, ma adesso il Kollettivo è un luogo-idea per tanti ragazzi e ragazze di Cinquefrondi e non solo. Ora siamo noi giovani gli artefici di questa esperienza di lotta e di socialità che ha saputo in questi anni costruire uno spazio aperto - sempre aperto anche fisicamente tutti i giorni - e di tante iniziative di lotta e di musica. Perché la musica, come ogni forma autentica di arte è sovversiva in sé. Porta la sovversione dentro se stessa. Tante le band locali e non che per tanti anni si sono alternate sul palco del raduno rock. Ma da due anni quell'esperienza prende un'altra forma cercando di non snaturare la sua essenza. Nasce il TerritoRiot Music Meeting. L'esigenza di parlare delle lotte della Piana e della Poesia della strada. La musica diviene un veicolo di contestazione in un luogo, come quello calabrese, dove i miliardi vengono spesi solo per "grandi eventi" - insomma per quelli che arrivano e non lasciano niente. Molti dei gruppi passati da qui oggi hanno una lora storia ben precisa. Ne cito due che ci hanno accompagnato sempre. CaptainQuentin Crew e Other Voices. Storici gruppi della Piana che girano con live ovunque, apprezzati da tanti. Band sul serio del panorama italiano dove la musica non è solo hobby, ma un modo di vivere. Ne potremmo citare altri, ma loro rappresentano l'ostinazione del potercela fare anche da qui. Da questo Sud maledetto. L'anno scorso la prima edizione del TerritoRiot. Ma potrebbe considerarsi anche la 17a edizione del Raduno Rock. Dicembre e Cinquefrondi. Freddo e Aspromonte. 7 mila abitanti e Sud. Musica e lotta. Queste forse le coppie che più di ogni altra cosa contraddistinguono il TerritoRiot. L'anno scorso live dei Kalafro Sound Power e dei mitici ASSALTI FRONTALI OFFICIAL PAGE. Una grande discussione pomeridiana sulle lotte della Piana che ha visto alternarsi lavoratori, sindacalisti, braccianti africani, Militant A, e tanti altri. Assemblea riuscita che ci ha portati all'iniziativa del 7 Gennaio a San Ferdinando sul luogo dove vorrebbero costruire un mega Rigassificatore. E poi che concerto serale con la partecipazione di tantissime persone ( basti vedere le foto). Quest'anno la sostanza non cambia. La musica si mischia alla lotta. Alla lotta di chi lavora senza percepire stipendio, di chi viene barbaramente sfruttato nei terreni agricoli, di chi si oppone a mega opere costose e nocive. La musica dicevano. Quest'anno un grande grazie va a Ginko Villadacrew dei VillaAdaPosse per la grande disponibilità e per aver sposato il progetto politico-sociale-culturale del KOR, un altro grande grazie all'instancabile Vlad KayaDub Costabile che è una fonte inesauribile di risorse e di buona musica, oramai gemellato con Cinquefrondi. Un grazie anche a tutti quei gruppi calabresi che trovano in questa rassegna un momento di condivisione musicale. Grazie a i @Fijjoli da Chiana e ad Enrico Raso sempre presenti al nostro appello; un grazie particolare di cuore per aver compreso la nostra situazione a i Ganja Garden, bravissima band raggae calabrese emigrata a Bologna che oramai fa live in tutta Italia e da poco ha presentato il nuovo singolo e a gennaio presenterà il nuovo album; un grazie a Raffaele Squillace e alla sua Crew che vogliono sempre starci vicini e che con i loro live entusiasmano sempre il pubblico. Ma consentiteci un ringraziamento particolare ad una delle più belle esperienze culturali dell'intera Calabria, il Mammalucco onlus, che ci supportano sempre e che dovrebbero essere presi da tutte le associazioni come Metodo per la grande capacità di creare socialità e cultura che lascia il segno in questo territorio. Il motto dovrebbe essere: 10-100-1000 Mammalucco. Ed infine, e non per ultimo, un ringraziamento a tutte e tutti quelli che ci sostengono sempre, venendo alle nostre iniziative, a chi ci scrive di continuare nonostante stiamo attraversando un momento economico difficilissimo che ci ha costretti per questo breve periodo a chiudere il nostro spazio sociale, a chi ci sostiene economicamente, a chi ci vede come una luce in questa terra, a chi da tutta Italia ci ritiene una bella realtà di lotta e socialità. Grazie, un grazie vero, va a tutti voi, va a voi perché senza di voi il Kollettivo non ci sarebbe. Perché noi senza lotta non sappiamo essere felici e per questo quest'anno facciamo musica ribelle con un'esplosione raggae.

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