venerdì 30 settembre 2011

RASO SI VERGOGNI E SI DIMETTA:NON E' DEGNO DI SVOLGERE IL RUOLO DI PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE

Questa mattina (Venerdi 30 settembre 2011), nella mia qualità di consigliere comunale , mi recavo al Palazzo Municipale per ritirare i Verbali dell'ultimo Consiglio Comunale (richiesti formalmente e ufficialmente già lo scorso venerdi e non ancora pronti). Nell'Ufficio Affari Generali, mentre attendevo risposte, mi intrattenevo a dialogare con l'Assessore Macri', quando entrava il Presidente del Consiglio il quale, avendo sentito che stavo comunicando in forma pacata e amichevole all'assessore la decisione del Gruppo Rinascita di non partecipare ai Consigli Comunali, si avvicinava urlando e definendomi BUFFONE E PAGLIACCIO. Io rispondevo di darmi del lei e di ricordarsi la carica ed il ruolo che ricopre, ma lui mi rispondeva ancora di STARE ZITTO E CHE NON DOVRO' MAI PIU METTERE PIEDE AL COMUNE, ripetendomi , qualora mi fosse sfuggito prIma, di essere un buffone ed un pagliaccio. A quel punto io rispondevo che buffone e pagliAccio sarà lui che a me di stare zitto non lo dice nessuno e che al Comune io ci vado e ci andro' sempre come cittadino e come Consigliere Comunale eletto democraticamente dal popolo. Il tutto avveniva in un Ufficio Pubblico alla presenza dei dipendetni comunali, dell'assessore Macri' e di un cittadino.
Dopo qualche minuto mi veniva comunicato che i Verbali i non erano ancora pronti e decidevo di chiedere speigazioni al Segretarrio Comunale. Quest'ultima non si trovava nel proprio ufficio, ma in quello del Sindaco dove mi recavo e dopo avere educatametne bussato e chiesto speigazioni, rivolgendomi esclusivamente al Segretario Comunale, sul ritardo nella predisposizione dei Verbali.
Il Presidente del Consiglio (per ribadire e riaffermare il proprio ruolo istituzionale e super partes, garante di tutti i gruppi presenti in consiglio comunale) mi si avvicinava urlando e dicendo che non ho diritto di entrare nell'Ufficio del Sindaco che devo smetterla e che sono un grande buffone. Questa volta il tutto avveniva alla presenza di vari ed autorevoli esponenti della maggioranza. A questo punto non potendo piu tollerare tale atteggiamento mi avvicinavo nervosamente al Presidente del Consiglio dicendolgi di vergognarsi, di moderare i termini e di non pensare di avere di frotne una bestia o un soggetto che ha paura e lui sorridendomi ed ironicamente mi diceva di andarmene.
Devo ammettere, per amore di verità, che qualche assessore invitava il Presidente del Consiglio a "calamrsi" e qualcun altro ha avuto il "coraggio" di dire allo stesso di "smetterla".
A quel punto interveniva il Sindaco invitandomi a seguirlo nella Sala Giunta dove cercava di calmarmi e "promettendo" (ancora una volta) un suo pronto ed efficace intervento. Io rispondevo al Sindaco che quanto avvenuto e quanto sta avvenendo in questi mesi a Cinquefrondi non ha precedenti e che mai le istituzioni (anche in momentii di scontri aspri del passato) erano state cosi' volgarmente maltrattate e che la questione (vista la gravità) non puo' certo essere affrontata e tantomeno risolta con incontri di natura personale.

QUESTI I FATTI...MI ASTENGO DA OGNI COMMENTO PERCHE' SONO TROPPO INDIGNATO PER FARLO E PERCHE' VOGLIO CAPIRE SE DAVVERO ORMAI A CINQUEFRONDI NON C'è PIU' IL DIRITTO DI FARE OPPOSIZIONE.

SPERO CHE I COMMENTI LI FACCIANO QUEI CITTADINI CHE ANCORA HANNO UNA COSCIENZA CIVILE E DEMOCRATICA.

UN SALUTO A TESTA ALTA E SENZA PAURA

MICHELE CONIA

2 commenti:

SANDROFIOM ha detto...

quando mai i fascisti sono stati degni sono solo delle carogne e pertanto devono tornare nelle fogne solo quello e il loro posto sono molto arrabiato con tutti gli imbecilli che li stanno dietro sperando in un posto di lavoro ma non hanno capito che li stanno prendendo in giro. forza compagni noi siamo la differenza solidarietà al compagno conia

Raffaele ha detto...

Le cariche istituzionali dovrebbero essere assegnate solo dopo una attenta analisi delle capacità e delle qualità delle persone chiamate a ricoprirle. Quanto accaduto al Municipio conferma che a Cinquefrondi ci sono persone inette per competenza e inadeguate per formazione e capacità, poste in posizioni e ruoli che non possono in alcun modo esercitare. Lo stesso Raso altre volte si era segnalato per insulti gratuiti rivolti in pubblico a persone lontane da lui per caratura e qualità: memorqbile il comiio in cui ha ricoperto di contumelie Romqno Prodi, come se l'Uomo fosse in qualche cosa paragonabile a lui e alla sua ottusità mentale... Solidarieta a Conia, e sostegno morale alla sua richiesta di dimissioni, che il sindaco stavolta non dovrebbe ignorare....