martedì 21 giugno 2011

I PARLAMENTARI CALABRESI DEL PDL CONDIZIONINO IL VOTO DI FIDUCIA AD UN IMPEGNO DEL GOVERNO PER IL PORTO

Sono giorni intensi e di grande preoccupazione quelli che stiamo vivendo in attesa che giungano buone notizie per il rilancio del Porto di Gioia Tauro. La grande partecipazione di oggi al sit-in organizzato dalla Cgil è un segnale forte verso il governo nazionale che non può disattendere le aspettative di migliaia di lavoratori che vivono con l'angoscia della messa in mobilità.
Quanto deliberato oggi dal governo regionale non ci soddisfa perchè non si fa altro che delegare al tavolo romano le sorti del nostro porto, senza assumere alcun impegno diretto per il mantenimento dei livelli occupazionali del nostro scalo.
Questa sera a Gioia Tauro si sono però registrate assenze importanti, che continuiamo a non capire a maggior ragione in un momento così delicato in cui l'unità di tutte le forze politiche e sindacali dovrebbe andare oltre le logiche prettamente di bottega.
L'unità di tutti è indispensabile per respingere la politica secessionista vista ieri a Pontida, considerate le sempre maggiori richieste provenienti dalla Lega Nord che non sarà certo favorevole ad investimenti per la Calabria ed in particolare per la logistica a Gioia Tauro, che eviterebbe un ridimensionamento del nostro porto rendendolo così maggiormente competitivo rispetto a quelli del nord Italia.
Chi oggi non si spende per questa battaglia di civiltà in difesa del lavoro e dei lavoratori si assume una gravissima responsabilità politica ed in tal senso invito i sindaci a fare fronte comune a prescindere dall'appartenenza politica, non escludendo azioni clamorose se dal tavolo romano, a cui mi auguro possano parteciparvi in delegazione, non dovessero giungere notizie rassicuranti.
Ma l'appelo più forte, considerati i numeri ristretti con cui governa Berlusconi, che sento il dovere di fare è rivolto ai parlamentari calabresi di centro-destra, affinchè condizionino il loro voto di fiducia alla Camera previsto proprio per mercoledì, ad un impegno certo e concreto per il rilancio del nostro porto. Preso atto della crisi che sta vivendo la nostra economia, non avrebbe più senso, a mio modesto parere, tenere in piedi un Governo Nazionale condizionato da Bossi e da chi vuole che il sud ed in particolare la Calabria vengano cancellate dalla cartina geografica. Ed una Calabria senza il porto di Gioia Tauro ed il suo indotto sarebbe definitivamente messa in ginocchio e chi consentirà questo, non utilizzando qualunque arma a propria disposizione, ne sarà parimenti responsabile.


Giuseppe Longo
Consigliere Provinciale Prc



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