giovedì 31 marzo 2011

SPETTACOLO TEATRALE "BRICIOLE DI TEATRO" DI PAOLO CUTULI:QUESTA SERA PRESSO LA NOSTRA SEDE

A volte è il grigiore delle nostre città che ostruisce il respiro. Quel respiro che ci consente di pensare. Vivere aspettando può essere una prerogativa del non senso. Aspettando Godot o vivendo con la speranza che qualcosa cambi. Ma gli artefici siamo solo noi. Noi uomini destinati a doverci prendere una responsabilità. Crearla da noi una realtà. Possibilmente viva e umana. Ed ora, hic et nunc. Guardarsi intorno e vedere questo silenzio assordante o questa monotonia che scandisce sempre le stesse cose. E poi prendersi una responsabilità, coscienti che possiamo fare qualcosa. Ci siamo guardati e abbiamo compreso che non si poteva più aspettare. Avevamo bisogno di un luogo dove sperimentare nuove possibilità di incontro, confronto e socialità. Abbiamo rivisitato e rivisto e rivalutato lo spazio del Kollettivo Onda Rossa cercando di non prevaricare mai sulle sensibilità di ogni individuo che forma quello spazio come luogo che pulsa sangue ed è fatto di uomini in carne ed ossa. E ci siamo messi in cammino. Vorremmo una nuova alba e quindi partiamo alla ricerca per costruirla. Il primo aprile alle ore 22;00 questo nostro cammino di sperimentazione continuerà. Continuerà con uno spettacolo teatrale. Abbiamo fame ed anche delle briciole possono cibarci. Abbiamo fame di tutto ciò che è fantasia e che nei nostri luoghi si trasforma in un fantasma. Il teatro è un fantasma. Soprattutto quel teatro professionistico fatto da individui che fanno della loro arte un modo per vivere. Fatto da persone che vivono questa necessità urgente di comunicare. Può essere un metodo il teatro per sperimentare nuove forme e fare tutte e tutti insieme di un qualunque luogo ( il teatro non è un luogo fisico, ma un’idea, un modo di esistere) un viaggio alla ricerca della coscienza capace di farci pensare criticamente. “Briciole di teatro” di Paolo Cutuli è un viaggio attraverso monologhi poetici accompagnato dalle atmosfere create da musiche, suoni, rumori e luci. E’ la parola che entra in scena. La parola che viene spesso bistrattata e distorta. Il linguaggio oggi è diventato un campo da gioco per esperti mistificatori. Solo la potenza poetica può restituire alla parola la capacità del suo significato e ridare il suo significante. Possono essere anche solo delle briciole, ma forse dovremmo pensare ad un consumo critico dove anche le briciole tornino ad essere elemento importante. Briciole come metafora di impegno diffuso anche nei centri di un’anonima periferia, di un’anonima regione e di, oramai, un’anonima nazione. Solo se ci cibiamo anche delle briciole il nostro impegno quotidiano a favore di relazioni umane reali – non virtuali o teleguidate – farà in modo che quella periferia non rimanga anonima. Siamo noi a dare cosi un senso. E nell’era del consumo le briciole sono un processo critico capace di soddisfare la fame culturale. Briciole di teatro interpretato da Paolo Cutuli, attore calabrese di nascita, ma che girovaga ( tipicamente attorico è il tratto dell’essere zingaro) per l’intera Europa. Tra mimo, maschere della commedia, personaggi tragici. Dimostrando la sua poliedricità. Sarà in scena da solo in questi monologhi che diverranno con la potenza evocativa dello spazio scenico ( qualunque spazio scenico) un unico monologo imprevedibile. E’ questo il nostro tempo. Creiamo insieme un’altra realtà. Lamentarci non serve, ora bisogna agire.


Venerdi 1 Aprile 2011 alle ore 22;00 presso la sede del Kollettivo Onda Rossa nel nostro viaggio ci entra anche la sacralità materiale del teatro alla ricerca della coscienza critica dell’uomo. Kollettivo Onda Rossa

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