lunedì 4 maggio 2009

ONDA ROSSA CON ONDA LIBERA

LIBERA Coordinamento Piana di Gioia Tauro

Comunicato stampa

Mercoledì 6 maggio, ONDA LIBERA a Polistena
i Modena City Ramblers in piazza Valarioti, di fronte ad un edificio confiscato

Partita da Foligno il 25 aprile nell’anniversario della Liberazione, il 6 maggio arriva a Polistena, unica tappa in Calabria, “ONDA LIBERA”, la carovana della legalità dei MODENA CITY RAMBLERS, con musica, teatro e giocoleria di strada, poesia e gastronomia “resistente” sui beni confiscati alla criminalità organizzata e riutilizzati grazie al lavoro di “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie”.

Il tour musicale è l’occasione per presentare il nuovo album “Onda Libera” nei luoghi dove i beni confiscati alle mafie si sono trasformati, grazie a Libera, in occasione di riscatto civile e sviluppo produttivo. Il titolo del nuovo album non è casuale, come quello del singolo: “Libera Terra!” Un viaggio da un capo all’altro della nostra penisola per collegare idealmente il sacrificio dei partigiani (ecco la partenza il 25 aprile) con quello di quanti si battono concretamente contro le mafie (la chiusura il 9 maggio a Cinisi, in occasione dell’anniversario dell’uccisione di Peppino Impastato).

A Polistena teatro della manifestazione sarà un luogo dal forte valore simbolico: la piazza intitolata a Giuseppe Valarioti, vittima di mafia, di fronte ad un edificio confiscato alla mafia e da poco assegnato alla Parrocchia del Duomo , per essere destinato a struttura polivalente a beneficio degli abitanti del quartiere, con particolare riguardo alla fascia minorile e giovanile.

La manifestazione del 6 maggio, patrocinata e sostenuta dall'amministrazione comunale di Polistena, prevede il seguente programma:

Ore 9.30: il gruppo dei Modena City Ramblers incontrerà nell'aula magna dell'istituto, gli studenti dell' I.T.I.S. “M. M. Milano” di Polistena e successivamente con una delegazione di studenti, accompagnati dal preside Franco Mileto, visiterà, nella Piana di Gioia Tauro, i terreni confiscati alla mafia e gestiti dalla cooperativa sociale Valle del Marro – Libera Terra.

A partire dalle ore 15.00, in Piazza Valarioti, l'intero pomeriggio sarà dedicato all'intrattenimento, con il coinvolgimento dei giovani del territorio per realizzare varie forme di animazione (giocoleria, teatro, allestimento di stand con i prodotti delle cooperative di Libera Terra, poesia), sino a quando, dopo il saluto delle autorità presenti, il concerto dei MCR, programmato per le 20.00, con la testimonianza di Stefania Grasso, familiare di vittima di mafia, e la partecipazione di due gruppi musicali nati e cresciuti nella Piana di Gioia Tauro( i “Jumping Cakes Flashback” di Polistena e i “Captain Quentin” formato da giovani di Taurianova e San Giorgio Morgeto) concluderà la festa - perché questa è la grande festa di chi non china il capo davanti alla mafia ma si rimbocca le maniche.
Nell’ambito della manifestazione, sarà posta, a cura dell’Amministrazione comunale, la targa dell'intitolazione della Piazza a Giuseppe Valarioti, giovane professore di lettere e dirigente comunista assassinato a Rosarno in un agguato mafioso l'11 giugno 1980.

don Pino Demasi – referente di LIBERA – Piana di Gioia Tauro

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Bella iniziativa il Prc ha già aderito,SeL aderirà???

Anonimo ha detto...

Ci sarà corteo?

polemica ha detto...

ho letto qualcosa dell'omicidio di Valarioti a Rosarno..senz'altro un grande uomo politico che ha pagato con la vita la sua coraggiosa lotta alla mafia..anch'egli uno scomodo comunista, un uomo da zittire..a distanza di quasi 29 anni non ci sono stati molti miglioramenti nello scenario delle 'ndrine rosarnesi e non solo, ma la presenza di Libera è incoraggiante ed ammirevole..Sosteniamo tutti questa coraggisa presenza..

Piero ha detto...

Peccto che sono fuori,per motivi di lavoro,altrimenti ci sarei venuto

Federico ha detto...

No,non ci sarà corteo ma ci saranno tante attività nel corso della giornata e in conclusione il concerto.Buona giornata.

rita pani ha detto...

Stamattina anche io ho letto la dichiarazione di distrazione di massa di dell’utri, sulla presunta bontà d’animo di quell’animale di mussolini, e l’ho rilanciata chiedendomi ironicamente, se prima o poi questo tipo di storia si sarebbe insegnata anche nelle scuole. Ora apprendo che molti partiti di sin … insomma non di destra, hanno voluto prendere posizione, anche in modo duro. E vado cercando la logica.


Andrebbe tutto bene, se non fosse che è ormai noto dal 2007 che quei diari sono falsi. E allora, a che serve continuare a parlarne, senza ricordare all’opinione pubblica gli studi fatti dal Professor Emilio Gentile, docente di Storia contemporanea all'Università La Sapienza di Roma, visiting professor dalla Francia al Connecticut, autore di numerosi saggi sul tema? Da qui derivava la mia ironia su un possibile insegnamento.


Serve.


Serve perché Coppito è ormai stata dichiarata area a massima sicurezza, perché gli uomini di guardia al paesello sono lievitati in maniera esponenziale, non perché a pochi chilometri una città e qualche paese sono stati rasi al suolo da un terremoto, ma perché c’è esigenza di mettere in sicurezza i luoghi del G8.


Serve perché il declino dell’imperatore è iniziato, e bisogna rimettere le cose a posto, prima che sia troppo tardi per tentare di occupare il Quirinale e farne la garconniere privata del papi del consiglio, aspirante papi della Repubblica.


Serve perché diversamente potremmo indignarci per aver così pesantemente portato anche noi, italiani brava gente, un po’ di democrazia in Afghanistan uccidendo una bambina di 12 anni, rendendola di fatto un effetto collaterale o un incidente di percorso.


Serve parlare ancora di cartaccia come se fosse storia, per non farci interrogare su come sia possibile che in una società evoluta, in Italia, un bimbo di 18 mesi muoia in braccio alla madre disperata, che non aveva abbastanza soldi, e diritti, per curare il suo bambino.


E verrebbe da chiedersi, se solo ne avessimo un po’ di voglia, quali altre cose ci proporranno per deviare l’attenzione dall’italico sfacelo di ladri e di puttane, di mafiosi e piduisti, di fascisti e di razzisti?


C’è da sperare che continuino a limitarsi al gossip e all’idiozia, perché ogni carta che cade dal castello costruito, per noi aumenta il pericolo. E le carte stanno cominciando a cadere.


Rita Pani (APOLIDE)

Anonimo ha detto...

CI SARO',CI SARO'!!!

Anonimo ha detto...

D'accordo con Rita...........

Anonimo ha detto...

Se non ci fossero stati i comunisti(insieme ai cattolici e altri gruppi)a darci la libertà dai fascisti non si sa cosa fosse successo……….

JC ha detto...

Vi segnalo un articolo del compagno Gaetano Errigo incentrato sul rilancio dei GC sul sito nazionale di "Essere Comunisti"