venerdì 29 maggio 2009
NO AL TICKET
''Sul ticket non cambiamo opinione. La nostra contrarieta' al provvedimento, gia' espressa chiaramente nell'aula del Consiglio regionale con l'astensione dal voto sul Piano sanitario, resta ferma e intatta: per Rifondazione comunista quello alla salute e' un diritto fondamentale sancito dalla Costituzione, che va tutelato in ogni modo. Crediamo che la drammatica situazione regionale del settore, frutto di decenni di scelte irresponsabili e sprechi per ben l'80% ascrivibili alla gestione del centrodestra calabrese, non possa certo essere scaricata sulle spalle di famiglie monoreddito, pensionati e precari, che, tra mille difficolta', cercano ogni mese di far quadrare i conti''. Lo dichiara il segretario regionale di Rifondazione comunista Nino De Gaetano, tornando a chiedere l'abolizione del ticket e, in seconda istanza, la modifica degli attuali criteri di esenzione. ''Gli effetti della reintroduzione, imposta alla Regione Calabria dal diktat del governo di Silvio Berlusconi e del suo ministro Sacconi, vanno in ogni caso assolutamente limitati: la Giunta regionale e' chiamata per questo a compiere ogni sforzo perche' il provvedimento non pesi su quelle fasce deboli che tra crisi economica, precariato e disoccupazione avvertono piu' delle altre disagi e difficolta' giornaliere. Ma c'e' di piu'. Quanto sta accadendo in questi giorni nelle farmacie o davanti agli sportelli delle Asp calabresi, con cittadini confusi e preoccupati alla ricerca spasmodica di informazioni, impone un deciso intervento da parte dei vertici della Regione Calabria: sul ticket non bisogna solo rivedere i criteri di esenzione estendendoli a tutti i calabresi con reddito medio-basso (fino ai 30mila euro annui), ma anche fare scattare al piu' presto un'operazione chiarezza per sgomberare il campo da ogni dubbio. Solo a queste condizioni i cittadini, chiamati a sanare di tasca propria gli errori altrui, potranno non sentirsi vittima, come purtroppo sta avvenendo in questi giorni, di un ingiusto balzello imposto dagli sbagli compiuti dal centrodestra''.
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3 commenti:
il fatto di poter dire che rifondazione esprime contrarità al ticket mi rende oggi non dico felice ma quasi,perchè posso pensare da appartenere ad un partito che sente la realtà calabrese,una realtà fatta per la maggior parte da gente disoccupata,da precari e da persone che quotidianamente fanno i salti mortali per andare avanti in una regione come la nostra.Una Regione poco sviluppata e poco sfruttata rispetto a quello che in realtà potrebbe offrire,una Terra in crisi per via di tanti errori commessi in passato,scelte poco pensate che in realtà dovevano essere fatte dimostrando il legame con le proprie radici.Ecco non credo che oggi debba essere la gente comune ed umile lavoratrice a pagare.La salute va protetta ed è compito di chi ci governa cercare in tutti i modi di rendere accessibile la possibilità di una cura.Michela Tripodi
FINALMENTE QUALCOSA DI SINISTRA.........
se il valore dell'ISEE è inferiore a 10.000 euro non lo paghi, io praticamente prima lo pagavo perchè lavoravo part-time e prendevo 4 soldi, ora non lo pago perchè sono sotto i 10.000 di ISEE.
Ferme restando le considerazioni sul fatto che berlusconi ha messo sotto scacco la calabria prima delle elezioni, mentre in altre regioni, vedi sicilia, non l'ha fatto! forse e' di destra? in questi giorni non si capisce bene, ma prima era di destra!!!!
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