lunedì 11 maggio 2009
Cosa dicevano di tuo nonno?
Il testo è tratto da una relazione dell'Ispettorato per l'Immigrazione del Congresso americano sugli immigrati italiani negli Stati Uniti, Ottobre 1912
"Non amano l'acqua, molti di loro puzzano perché tengono lo stesso vestito per molte settimane.Si costruiscono baracche di legno ed alluminio nelle periferie delle città dove vivono, vicini gli uni agli altri.Quando riescono ad avvicinarsi al centro affittano a caro prezzo appartamenti fatiscenti.Si presentano di solito in due e cercano una stanza con uso di cucina. Dopo pochi giorni diventano quattro, sei, dieci.Tra loro parlano lingue a noi incomprensibili, probabilmente antichi dialetti.Molti bambini vengono utilizzati per chiedere l'elemosina ma sovente davanti alle chiese donne vestite di scuro e uomini quasi sempre anziani invocano pietà, con toni lamentosi e petulanti.Fanno molti figli che faticano a mantenere e sono assai uniti tra di loro.Dicono che siano dediti al furto e, se ostacolati, violenti. Le nostre donne li evitano non solo perché poco attraenti e selvatici ma perché si è diffusa la voce di alcuni stupri consumati dopo agguati in strade periferiche quando le donne tornano dal lavoro.I nostri governanti hanno aperto troppo gli ingressi alle frontiere ma, soprattutto, non hanno saputo selezionare tra coloro che entrano nel nostro paese per lavorare e quelli che pensano di vivere di espedienti o, addirittura, attività criminali".La relazione così prosegue: "Propongo che si privilegino i veneti e i lombardi, tardi di comprendonio e ignoranti ma disposti più di altri a lavorare. Si adattano ad abitazioniche gli americani rifiutano pur che le famiglie rimangano unite e non contestano il salario. Gli altri, quelli ai quali è riferita gran parte di questa prima relazione, provengono dal sud dell'Italia. Vi invito a controllare i documenti di provenienza e a rimpatriare i più.La nostra sicurezza deve essere la prima preoccupazione".
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5 commenti:
Ringraziamo la Rai,difatti sono ben tre volte che rinvian,seppur in programmazione,la puntata registrata quasi 10 giorni fa con Ferrero.Porta a porta e Vespa sono servi del potere.
VERGOGNA!
Lista Comunista: Nei Tg noi non ci siamo
È necessario che la commissione di Vigilanza e l’Autorita’ per le garanzie nelle comunicazioni intervengano sulla cancellazione della nostra lista dalle trasmissioni televisive e dall’informazione Rai.
È intollerabile vedere ogni sera sugli schermi della tv pubblica soltanto Pdl e Pd, Udc e Idv. Alle Elezioni Europee ci siamo anche noi. In questo Paese c’e’ una legge, quella sulla par condicio, che va rispettata. I ‘carabinieri’ che devono intervenire e sanzionare le violazioni sono la Commissione di Vigilanza e l’Autorita’ per le garanzie nelle comunicazioni. Cosa aspettano a farlo? Ma Zavoli e Calabro’ li guardano i tg della Rai? E non vedono che noi siamo esclusi dall’informazione radiotelevisiva? Credono che qualche secondo che ci viene concesso ogni tanto basti a lavare la loro coscienza dal colpo inferto alla democrazia?
Non si rendono conto che oscurando la lista Comunista oscurano e offendono oltre un milione di elettori? È per questo che chiediamo un incontro urgente per affrontare questo gravissimo vulnus democratico.
questa sera al tg2 finalmente intervista a ferrero
Il fatto di non avere visibilità sui media è un vero e proprio problema...........
A proposito della più grande vergogna della storia moderna italiana, contro la quale finalmente sembrano intervenire l’Europa e l’Onu, il vostro presidente del Milan dice:
"Il ministro esegue accordi gestiti da me.”
A parte la forma grammaticale discutibile, cosa avrà voluto dire?
a) Il ministro esegue i miei ordini
b) Il ministro non ha potere decisionale
c) Siccome ho il 99% dei consensi, se dico che ho deciso io mi candidano al Nobel per la pace
Appurato che questa nuova campagna è un’operazione di propaganda elettorale, quello che preoccupa non è tanto che quest’orda di malavitosi, frustrati in cerca di rivalsa, ignoranti, fascisti dicano o facciano a scapito di centinaia di vite umane, ma gran parte della popolazione italiana, finga di non sapere che ne è di certe vite umane.
Il problema dell’Italia è oggi un doppio problema: il primo che una forza politica utilizzi la campagna d’odio razziale alimentata dalla stupidità di pochi, per evitare di rendere conto di altri problemi italiani, quali il colpo di grazia reso alle popolazioni terremotate dell’Abruzzo dalla politica propagandistica, la crisi economica che non è esattamente psicologica, la prospettiva dell’incremento della disoccupazione con la dismissione degli stabilimenti Fiat del sud Italia e di conseguenza di tutto l’indotto già ridotto ai minimi termini, la drammatica situazione delle scuole pubbliche, della sanità ormai resa inaccessibile ai poveri (anche italiani) e gli altri problemi metteteceli voi.
Il secondo problema, è la facilità con la quale l’italiano medio riesca a placare la propria coscienza, fingendo di credere alla propaganda di un malato (non solo megalomane) capace di stabilire che, donne, uomini e bambini che rischiano la vita per potersela salvare siano “tutti criminali”. Credere a questo è impossibile, ma fingere di crederci è comodo.
E comodo credere che quella ragazza di diciotto anni, incinta, morta in mezzo al mare e lasciata a marcire lentamente in un angolino di una barca, mangiata dai gabbiani, mentre maroni giocava a braccio di ferro con la Libia e con Malta era una criminale. A noi dei criminali non importa nulla. Noi i criminali li abbiamo al governo e non sembriamo intenzionati a cacciarli via.
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