mercoledì 15 aprile 2009
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Viene fondato nel 1994 da 3 giovani riuscendo da subito ad attirare l’attenzione e la partecipazione dei tanti che volevano rompere gli schemi della politica classica cinquefrondese, ormai da anni “gestita” dai “soliti” nomi e caratterizzata dalle “solite” controversie. Sin dall’inizio si presenta come “spazio” senza barriere, accogliendo e valorizzando tutte le soggettività che vi si affacciano, mettendo al bando la rigorosa appartenenza partitica per abbracciare tutti i giovani (di sinistra) “pensanti”, che pur senza dare un nome specifico alle proprie idee dimostrassero attivismo e propositività.
Il 9 Maggio 1994 il K.O.R. si presenta a tutti dalla piazza cittadina, con l’ormai storico striscione e la proiezione di concerti di Guccini e dei Nomadi: il KOR vuole riappropriarsi degli spazi e poterne fruire insieme alla gente. La prima battaglia politica mira, infatti, alla riapertura della biblioteca comunale che, grazie ad una partecipata raccolta firme ed ad una rumorosa protesta, fa alzare la testa al popolo e chinare quella dell’allora amministrazione comunale, ottenendo il primo grande risultato concreto.
I “chiodi fissi” del Kollettivo sono chiari sin dalla sua nascita: lotta al potere spregiudicato, antimafia sociale, difesa dei diritti umani, integrazione degli immigrati, sradicamento di qualsiasi tipo di discriminazione ed emarginazione, lotta al precariato, promozione artistica e culturale, diritto allo studio, tutela ambientale nonché unanime condanna a logiche individualiste o autoreferenziali.
Dalla nascita e per 10 intensi anni il portavoce del KOR è Michele Conia, giovane tra gli ideatori e fondatori del gruppo; per un brevissimo periodo svolge questo ruolo Antonello Palermo per cederlo poi a Michela Tripodi, attuale coordinatrice dei G.C. e portavoce del Kollettivo.
L’attività, la passione e l’impegno del gruppo non può, però, non subire le insufficienze materiali che i piccoli comuni della Calabria presentano ai giovani, provocando un continuo ricambio dei militanti che non di rado, per motivi di studio o di necessità lavorativa, emigrano verso mete offerenti maggiori possibilità.
Fare i conti con il territorio a Cinquefrondi vuol dire anche dover fronteggiare il disappunto di altri “gruppi” che all’emancipazione sociale preferiscono il silenzio e l’ignoranza come motore del Sud e che imprigionano il dialogo e la parola comunicando con intimidazioni ed attentati. Il KOR ha, infatti, negli anni subito diversi episodi di violenza rivolti sia alla sua sede che ad alcuni suoi componenti.
Innumerevoli sono i dibattiti, le iniziative, i concerti e le attività proposte nel tempo e sin dall’inizio l’attività di lotta viene coniugata all’espressione artistica e culturale. Nel Dicembre del 1994 viene proposto il primo Raduno Rock al fine di creare spazi di socialità (inesistenti a Cinquefrondi), dare la possibilità ad i giovani musicisti di esprimersi ed al contempo dibattere su tematiche spesso accantonate dai giovani.
Il Raduno Rock crescerà di anno in anno e verrà riproposto per 9 edizioni. Con le stesse ambizioni di sensibilizzazione viene ideato nel periodo estivo l’ “Onda Rossa Festival”. Tra i partecipanti, oltre gruppi locali, vi sono: i 24 Grana, i 99 Posse, Grazia Di Michele, Enrico Capuano. Hanno partecipato anche scrittori, studiosi ed ospiti di vario genere.
Una nuova sperimentazione è la “Tarantella Resistente” organizzata in occasione del 25 Aprile
Altre ricorrenza cara al Kollettivo è, naturalmente, quella del Primo Maggio, di volta in volta articolata in modo da partire dalla storica rivendicazione del lavoro dignitoso per finire alla lotta al lavoro precario; a tal proposito è stato organizzato più volte il May Day facendo di Cinquefrondi tappa della carovana nazionale contro il precariato. Il KOR ha commemorato la festa dei lavoratori partecipando a molteplici manifestazioni, tra le quali la meravigliosa manifestazione a Portella della Ginestra.
Particolare interesse e risalto viene dato, in svariate iniziative, all’opera artistica, poetica, culturale e politica del Cinquefrondese Pasquale Creazzo, la cui geniale creatività pur non conoscendo tramonto è spesso svilita e dimenticata.
Fortemente avversi al G8 ed alla repressione ed agli arresti dei compagni del “Sud Ribelle” di Cosenza, il KOR diventa sede del Piana Social Forum e si esprime sistematicamente con volantini, giornali e manifestazioni pubbliche, partecipa in considerevole forza anche al campeggio No-Ponte di Cannitello.
Tra le attività di socializzazione rientrano i molti tornei sportivi (calcio, basket, pallavolo), i vari cineforum tematici seguiti da discussioni e, in ultimo solo cronologicamente, il centro di aggregazione per minori, come sussidio per le famiglie in difficoltà ed al contempo come tentativo di ridurre quanto possibile l’insorgere di devianze minorili che trovano nella nostra comunità terreno fertile. Nella direzione di aiuto alle famiglie è stato ideato anche un mercatino dei libri scolastici (e non solo) usati, sempre più costosi e, quindi, meno accessibili.
La tutela e la difesa dell’ambiente sono chiesti dal Kollettivo a voce alta, con lotte e presidi, tra questi: il presidio contro l’inceneritore di Gioia Tauro, il Ponte sullo Stretto, il Ripetitore di contrada Grecà, la discarica nella zona “Cimitero” (alla fine non realizzata), nonché campagne di sensibilizzazione contro l’ eternit e l’amianto, oggetti di un dettagliato reportage fotografico sulla emergenziale situazione.
Istintiva per il Kollettivo è l’antimafia sociale e la campagna per il suo, seppur difficile, sradicamento. Questo tema è stato oggetto di tanti interessanti dibattiti realizzati in collaborazione con Libera ed altre associazioni e presiedute di volta in volta da personaggi che dedicano all’antimafia un costante e lodevole impegno, uno per tutti: Don Luigi Ciotti.
L’impegno e la costante presenza profusi negli anni hanno reso il KOR da un lato soggetto di apprezzamenti e dall’altro oggetto di critiche negative e tentativi di sradicamento. Il KOR riesce, quindi, a farsi sentire da tutte e tutti esaltando quanti ne sono rappresentati ed “infastidendo” chi si sente bersaglio colpito.
Il carburante del KOR è la passione…
La sua forza è l’inventiva…
La sua cultura è l’intercultura…
“Noi siamo/il sangue nuovo/ nelle arterie/ della città”
18 commenti:
scriviamo tutta la nostra indignazione alla rai.
FACCIAMOLO TUTTI
Incredibile. Si torna alla censura e addirittura della satira. Dobbiamo reagire, questo è l'ennesimo schiaffo alla democrazia e alla libertà di informazione
vergogna, ma vergogna anche di chi ha votato per questi dittatori e chi ancora li sostiene. E poi consentitemi una battuta (con un fondo di verità) a questo punto non era meglio sospendere travaglio o lo stesso santoro, vauro era il migliore dei tre. Povera italia (il miniscolo è voluto)
scrivi anche tu una mail di protesta alla rai.....
http://www.contattalarai.rai.it/eservice_ita/start.swe?SWECmd=Start&SWEHo=www.contattalarai.rai.it
dopo "l'estremista" mentana figuratevi se non cadeva pure vauro. Giusto il governo ha ragione serve una informazione equilibrata, serve gente come fede e vespa. voglio andare via dall'italia e non sto scherzando
Sta iventando uno schifo.
Chiedo a Ferrero di dare un psto a Vauro in Liberazione.
Vogliamo subito anche VAURO e la satira anche a Ballarò e Porta a Porta : vogliamo più satira e più libertà di espressione !
Vauro Senesi noto come Vauro (Pistoia, 1955) è un giornalista e disegnatore italiano.
È stato allievo di Pino Zac con il quale, nel 1978, ha fondato "Il Male".
Dal 1986 al 2006 è stato editorialista e vignettista de il manifesto, attualmente continua la sua collaborazione, ma in maniera più saltuaria.
Le sue vignette sono state pubblicate sulle più importanti testate italiane e estere: Satyricon, Linus, Cuore, I quaderni del Sale, L'Heco des Savanes, El Jueves e Il diavolo.
È stato direttore del settimanale satirico Boxer, collaboratore del Corriere della Sera e Smemoranda.
Nel 1996 ha vinto il Premio di Satira politica di Forte dei Marmi.
Attualmente è vignettista e inviato di PeaceReporter.net e lavora per la ONG Emergency, occupandosi dell'informazione e della comunicazione.
È membro del Comitato Centrale del Partito dei Comunisti Italiani.
Nel 1994 è stato querelato dalla senatrice Maria Elisabetta Alberti Casellati per una vignetta pubblicata sul settimanale Il Venerdì di Repubblica, insieme al direttore responsabile del periodico.
E' stato assolto con sentenza di terzo grado (1998).
Dal 14 settembre 2006 è ospite fisso, assieme a Marco Travaglio, nella trasmissione televisiva di informazione Anno Zero condotta da Michele Santoro.
Alla fine del 2006 aderisce alla mostra di vignette satiriche "MafiaCartoon" organizzata dall'ARCI.
Nel 2008 ha presenziato a mostre di fumetti, sempre in collaborazione dell' ARCI, in Sicilia, ad Agrigento, riscuotendo sempre più consensi per la critica sulla satira politica.
Su www.vauro.net è possibile trovare una raccolta delle sue vignette degli ultimi anni, alcune anche tradotte in inglese
..Il gusto dell'orrido nella società contemporanea e postmoderna è stato innalzato a stile e modus vivendi..Vauro, che ho spesso apprezzato per il suo cinico umorismo ma sempre misurato, ha questa volta esasperato il tono..il sarcasmo diviene cattivo gusto se a benedire il cerimoniale ci sono il destrorso Travaglio, e "controtutti" Santoro.. il vostro accanimento nei confronti della pseudodittatura berlusconiana richiamerebbe in chi la pensa diversamente da voi un medesimo atteggiamento, ma risulterebbe, nel vostro caso sì, accanimento terapeutico.. Il punto è che da un ragazzo che come me ha una cultura politica differente, risulta triste osservare chi come voi si dovrebbe riconoscere nei valori e negli ideali della sinistra (comunista o postcomunista, marxista o neomarxista), si ritrovi puntualmente e occasionalmente a difendere comici, giustizialisti impenitenti, guru d'occasione o d'annata. La vostra vera risorsa non è nell'attacco continuo e nell' accusa di censura preventiva o successiva a casi eclatanti o meno. avete un patrimonio di idee e una capacità di mobilitazione politico-sociale che avete nel corso degli anni accantonato per una sterile protesta ideologica contro Berlusconi, e non vi accorgete che se dopo 20 anni lo accusate di censura, è sintomo che vi è piena libertà di espressione, altrimenti un bravo dittatore non avrebbe consentito questo libero arbitrio ventennale..non credete? Vauro è vittima di Santoro, ancor prima che di Berlusconi. Non si tratta di essere Berlusconiani o anti-Berlusconiani. Ma in quell'occasione l'atmosfera dovuta era di massimo rispetto per chi viveva quel dramma. Il PCI era il partito dell'Umanità intesa come aggregato di individui e intesa come atteggiamento e sguardo amorevole verso il prossimo. L'attuale sinistra neoilluministica ha abbandonato questo sistema di valori, dandosi come obiettivo la creazione della dittatura del desiderio, del si può e si deve, del VOGLIO, trascurando quel senso del limite che è necessario per poter riflettere sulle cose giuste o non giuste. La satira, la libera espressione sono elementi imprenscindibili da una società che si vuole civile e degna di chiamarsi tale, ma chi è libero deve gestire la propria libertà, e non brandirla come fosse arma, non preoccupandosi che nel colpire il bersaglio magari colpevole, potrebbe ferire anche degli innocenti. Grazie Michele e scusa se ho approfittato del tuo blog, con affetto e stima, Guerino Nuccio Bovalino
(sul commento di nuccio)
l'unico problema dell'informazione pubblica italiana - il più spinoso - è vauro?!! o santoro?!!... che c'entra il buongusto di un vignettista con le pressioni spropositate di esponenti politici sulla dirigenza rai? perché le preoccupazioni della politica sembrano ridursi alla punizione di santoro o vauro? e i cinegiornali quotidiani che santificano il governo? perche dobbiamo sorbirceli senza sperare in una voce diversa? io non faccio gli altarini a santoro, io tengo al dissenso. che ci sia, che si possa esprimere, che sia salvaguardato. poi, si può cambiare canale, pare che i destini dell'italia dipendano da santoro!
l'italia ha una classe dirigente che non tollera gli sberleffi di un comico o di una vignetta. Consumano giorni a condannare una vignetta...
ma chi è nuccio?
di dove sei?
dice comunque delle verità che fanno riflettere
solita storia ora la sinistra dovrebbe difendere santoro e travaglio???' ma da cosa??? Non sono loro che frofessano l'antipolitica e che dicono che il centrodestra e il centrosinistra sono la stessa cosa???
si facciano difendere da grillo e dipietro...oppure ora santoro vuole essere candidato alle europee???
loro hanno invitato al non voto e sono anche loro corresponsabile dell'assenza della sinistra in parlamento e ora vogliono essere difesi??? Io mi dissocio cosi' forse capiranno loro e tutti quelli che sono diventati i professionisti dell'antipolitica che qualche differenza c'è tra destra e sinistra...
ancora una volta superate abbondantemente le 100 visite in un giorno e tanti commenti, GRAZIE A TUTTE E TUTTI
dal sito di annozero:
AL DIRETTORE GENERALE RAI MAURO MASI
Alla c.a.
Prof. Mauro MASI
Direttore Generale RAI
e p.c.
Dott. Antonio Di Bella
Direttore TG3
Dott. Antonio MARANO
Direttore RAI DUE
Roma, 15 aprile 2009
Egregio Direttore,
mi riferisco alla Sua di oggi contenente rilievi sull’ultima puntata del programma Anno Zero.
Respingo gli addebiti che mi vengono mossi in quanto sono certo di aver esercitato con i miei collaboratori la professione di giornalista con grande correttezza.
Inoltre faccio presente che alla mia redazione non sono pervenute richieste di rettifica o annunci di iniziative legali da parte di alcuno.
Le ricordo come la stessa Rai abbia recentemente riconosciuto che l’autonomia del giornalista non può essere menomata, nemmeno dall’editore.
Riguardo ai rilievi sui singoli servizi ribadisco che l’equilibrio di una trasmissione deve essere valutato nel suo complesso, nel generale contesto dell’informazione offerta dal servizio pubblico e valutando nel merito se ciò che si descrive o si narra sia vero o falso.
Le nostre critiche alla mancata pianificazione dei soccorsi trovano ampia conferma nei giornali di tutto il mondo. Lo stesso Enzo Boschi, presente in trasmissione, presidente dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, facente parte della Commissione Grandi rischi ed uno dei massimi esperti italiani in materia di eventi sismici e di Protezione Civile, ha più volte sottolineato: “Santoro ha ragione a fare questi rilievi”.
Tutto ciò non sminuisce il comportamento straordinario dei soccorritori dopo che si è verificato il terremoto, comportamento che nessuno di noi ha mai messo in discussione e che siamo pronti a ribadire in tutte le circostanze.
Mi lasci infine dire che la sua decisione di sospendere Vauro rappresenta una censura che produce una grave ferita per il nostro pubblico e per l’immagine della Rai. La invito a soprassedervi.
Con i migliori saluti.
Michele Santoro
Grazie al ricatto della lega che si è fortemente opposta all’election day del 7 giugno siamo costretti a spendere ben 400 milioni di euro in più (dato espresso dagli economisti di La voce.info
questa sera si parte...
riempiremo roma di bandiere rosse con falce e martello
vox populi:
tra i probabili candidati della lista comunista anche
GIANNI MINA'
OTTIMO CANDIDATO MINA'!!!
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