giovedì 15 novembre 2012
PIANA AMBIENTE: IL TEMPO E’ SCADUTO. I SINDACI FACCIANO I BANDI DI GARA
Da questa mattina i lavoratori ex Piana Ambiente, dopo mesi e mesi di 
false promesse, hanno compiuto un gesto estremo di protesta: sono saliti
 sul tetto di un caseggiato a Gioia Tauro minacciando di buttarsi di 
sotto nel caso in cui non gli vengano date garanzie scritte sul loro 
futuro.Recatomi sul posto, dove ho portato la solidarietà
 mia e dell'intero Partito della Rifondazione Comunista, ho avuto la 
possibilità di salire sulla cima del palazzo per dialogare con molti di 
loro che sono comprensibilmente disperati da una situazione diventata 
insostenibile. Gli incontri tenuti più volte in Prefettura alla 
presenza di pochi sindaci e di un delegato della Regione Calabria non 
hanno sortito gli effetti sperati nonostante sua eccellenza il Prefetto 
abbia più volte tracciato con chiarezza la strada da percorrere, e cioè 
quella del consorzio pubblico. In uno di questi incontri in 
Prefettura ebbi a dire che sino a quando la Regione non si farà carico 
di predisporre direttamente il bando e di convocare subito dopo i 
sindaci per la firma, guidando così un processo chiaro e trasparente, 
difficilmente i Comuni avrebbero aderito agli appelli sia del Prefetto 
che dei sindacati.Ad oggi, i fatti mi danno ragione ed i lavoratori
 sono giunti alla triste conclusione di non credere più alla politica e a
 chi la rappresenta, perché vedono allontanarsi ogni giorno di più la 
speranza di avere un lavoro sicuro.I lavoratori legittimamente 
pretendono chiarezza visto che, il 31 Dicembre prossimo, terminerà per 
loro la cassa integrazione trovandosi improvvisamente senza un sussidio 
con cui far vivere i propri figli. Pertanto, è d'obbligo richiamare
 i sindaci dei Comuni della Piana, molti dei quali spesso assenti e 
sordi al grido d’allarme dei lavoratori, affinché si riuniscano con 
urgenza per proseguire insieme alla Regione l’iter che dia vita al 
consorzio, unica soluzione possibile atta a garantire trasparenza e 
legalità sia nella gestione della raccolta dei rifiuti che nel rispetto 
dei diritti dei lavoratori. Nelle more dell’istituendo consorzio 
pubblico, facciamo un accorato appello al Prefetto di Reggio Calabria, 
sempre sensibile e vicino ai lavoratori, affinché da un lato richiami la
 Regione Calabria al rispetto degli impegni presi circa un mese fa a 
Reggio Calabria e dall’altro inviti i sindaci a predisporre entro il 30 
novembre anche singoli bandi di gara, con all'interno però clausole di 
salvaguardia per i lavoratori sia in merito all’obbligo del loro 
assorbimento da parte delle ditte aggiudicatrici e sia in merito alla 
garanzia di fargli ricevere lo stesso trattamento economico avuto con 
Piana Ambiente, perché altrimenti vi è il serio rischio che le aziende 
per ragioni di proprio profitto sottopagheranno i lavoratori. Il tempo delle parole è scaduto. I lavoratori pretendono risposte e la politica è obbligata a darle.
Giuseppe Longo
Consigliere Provinciale Rifondazione Comunista
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