Il territorio della Piana di Gioia Tauro, oggi quanto mai sofferente e soffocato letteralmente da diventare una potenziale polveriera sociale, quindi continua ad attendersi delle risposte dalla Regione che, anche quando si cerca di abbozzarle, sembrano mirare a protrarre le sofferenze piuttosto che a tentare di risolverle.
Cosa si potrebbe aspettare, in effetti, da chi appartiene alla scuola di pensiero per cui tutto e tutti sono utili solo se “economicamente sostenibili”: così, con tale tipo di ragionamento, la sanità non essendo attività economica deve produrre un risparmio di spesa anche a costo di non garantirla al malato, il diritto alla mobilità deve essere sacrificato sull'altare dell'antieconomicità di certe tratte o di certe strutture come per le Ferrovie Calabro- Lucane, l'ambiente diviene strumento per economie inutili e pericolose per il territorio come nel caso del Rigassificatore cui lo stesso Scopelliti dice cinicamente di volerne sapere di più per sfruttare al meglio l'occasione, i rifiuti diventano un problema quando si certifica l'ennesimo fallimento di politiche che mirano all'incenerimento e che, nell'ipotesi di Piana Ambiente, attestano l'inconsistenza del sistema gestionale misto pubblico-privato ed il Porto di Gioia Tauro l'ennesima occasione mancata.
Un messaggio deludente e scoraggiante che fa il paio con tutte le questioni grosse irrisolte che insistono anche su altri territori, un segnale che appalesa l'idea di rendere aziendalistica ogni iniziativa della Regione in barba ai diritti costituzionalmente garantiti cui noi pensiamo si debbano contrapporre politiche attive che mirano sia a migliorare l'efficienza dei servizi, riducendo gli sprechi, sia a promuovere iniziative con al centro i diritti dei cittadini piuttosto che le c.d. esigenze dell'economia, in modo tale che le Linee Taurensi non diventino solo una pagina sbiadita di storia, l'agricoltura di qualità un segno caratteristico ed un pezzo di economia reale della Piana e, soprattutto, che si fermino in nome del solito baratto/ricatto su pochi posti di lavoro l'attacco che da qualche anno questo territorio sta subendo in termini di impiantistica inquinante (inceneritori), improduttiva per i cittadini del luogo (centrale turbogas), inutile sia in termini economici che di offerta di lavoro (rigassificatore) e dannosa per le risorse agricole.
Verrebbe da chiedere ai Sindaci della Piana riuniti per l'occasione a Cinquefrondi: forse attendersi delle risposte era troppo, ma discutere del nulla non appare un'inutile perdita di tempo?
Il segretario provinciale PRC
Flavio Loria
1 commento:
compagni diamoci da fare per la littorina!!!!!
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