martedì 1 febbraio 2011

NINO DE GAETANO PRC-FDS:"TICKET SANITARIO,CAOS PER I CITTADINI,MEDICI ED IMPIEGATI ASL"

“Gli effetti erano ampiamente prevedibili, ma non si è usato neppure un briciolo di buonsenso per evitarli: complice l’attuale picco influenzale che ha aumentato la necessità di ricorrere alle cure mediche, le nuove norme sull’esenzione del ticket stanno producendo scene drammatiche presso le strutture sanitarie delle Asl calabresi”. Lo denuncia il capogruppo regionale della Federazione della Sinistra Nino De Gaetano. “Dal 1 gennaio 2011, infatti, Scopelliti ha cancellato con un colpo di spugna tutti gli attestati che certificavano l’esenzione per chi aveva una condizione economica configurata dall’indicatore Isee - prosegue De Gaetano - spazzando via ogni tutela delle fasce più disagiate, prevedendo il pagamento del ticket anche per chi non raggiunge il limite di reddito precedentemente fissato a 10mila euro ed escludendo dai benefici lavoratori, inoccupati e numerosi pensionati con meno di 65 anni”. “Il caos e i profondi disagi creati dalle nuove norme – aggiunge - sono sotto gli occhi di tutti: anziani in fila per ore, cittadini costretti a bivaccare di notte nella speranza di rientrare, al mattino, tra i trenta fortunati che ogni giorno vengono ricevuti negli uffici, medici ed impiegati dell’Asl sottoposti ad un immenso carico di lavoro, senza alcun supporto aggiuntivo, e poi la comprensibile rabbia di quanti, tra le fasce sociali più deboli e disagiate, si trovano costretti a pagare in prima persona per decenni di scelte irresponsabili e sprechi. Abbiamo già detto che contro l’iniquità di questi provvedimenti metteremo in campo ogni iniziativa utile ad ottenerne l’immediato ritiro, ma per diminuire gli attuali disagi basterebbe utilizzare soltanto un po’ di buonsenso: ci chiediamo infatti perché non pensare, soprattutto in considerazione dell’attuale fase di picco massimo dell’endemia influenzale, di prorogare la validità delle esenzioni precedenti fino alla loro fisiologica scadenza. Non saranno certo pochi mesi di rinvio a cambiare le sorti della sanità calabrese”.

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