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Viene fondato nel 1994 da 3 giovani riuscendo da subito ad attirare l’attenzione e la partecipazione dei tanti che volevano rompere gli schemi della politica classica cinquefrondese, ormai da anni “gestita” dai “soliti” nomi e caratterizzata dalle “solite” controversie. Sin dall’inizio si presenta come “spazio” senza barriere, accogliendo e valorizzando tutte le soggettività che vi si affacciano, mettendo al bando la rigorosa appartenenza partitica per abbracciare tutti i giovani (di sinistra) “pensanti”, che pur senza dare un nome specifico alle proprie idee dimostrassero attivismo e propositività.
Il 9 Maggio 1994 il K.O.R. si presenta a tutti dalla piazza cittadina, con l’ormai storico striscione e la proiezione di concerti di Guccini e dei Nomadi: il KOR vuole riappropriarsi degli spazi e poterne fruire insieme alla gente. La prima battaglia politica mira, infatti, alla riapertura della biblioteca comunale che, grazie ad una partecipata raccolta firme ed ad una rumorosa protesta, fa alzare la testa al popolo e chinare quella dell’allora amministrazione comunale, ottenendo il primo grande risultato concreto.
I “chiodi fissi” del Kollettivo sono chiari sin dalla sua nascita: lotta al potere spregiudicato, antimafia sociale, difesa dei diritti umani, integrazione degli immigrati, sradicamento di qualsiasi tipo di discriminazione ed emarginazione, lotta al precariato, promozione artistica e culturale, diritto allo studio, tutela ambientale nonché unanime condanna a logiche individualiste o autoreferenziali.
Dalla nascita e per 10 intensi anni il portavoce del KOR è Michele Conia, giovane tra gli ideatori e fondatori del gruppo; per un brevissimo periodo svolge questo ruolo Antonello Palermo per cederlo poi a Michela Tripodi, attuale coordinatrice dei G.C. e portavoce del Kollettivo.
L’attività, la passione e l’impegno del gruppo non può, però, non subire le insufficienze materiali che i piccoli comuni della Calabria presentano ai giovani, provocando un continuo ricambio dei militanti che non di rado, per motivi di studio o di necessità lavorativa, emigrano verso mete offerenti maggiori possibilità.
Fare i conti con il territorio a Cinquefrondi vuol dire anche dover fronteggiare il disappunto di altri “gruppi” che all’emancipazione sociale preferiscono il silenzio e l’ignoranza come motore del Sud e che imprigionano il dialogo e la parola comunicando con intimidazioni ed attentati. Il KOR ha, infatti, negli anni subito diversi episodi di violenza rivolti sia alla sua sede che ad alcuni suoi componenti.
Innumerevoli sono i dibattiti, le iniziative, i concerti e le attività proposte nel tempo e sin dall’inizio l’attività di lotta viene coniugata all’espressione artistica e culturale. Nel Dicembre del 1994 viene proposto il primo Raduno Rock al fine di creare spazi di socialità (inesistenti a Cinquefrondi), dare la possibilità ad i giovani musicisti di esprimersi ed al contempo dibattere su tematiche spesso accantonate dai giovani.
Il Raduno Rock crescerà di anno in anno e verrà riproposto per 9 edizioni. Con le stesse ambizioni di sensibilizzazione viene ideato nel periodo estivo l’ “Onda Rossa Festival”. Tra i partecipanti, oltre gruppi locali, vi sono: i 24 Grana, i 99 Posse, Grazia Di Michele, Enrico Capuano. Hanno partecipato anche scrittori, studiosi ed ospiti di vario genere.
Una nuova sperimentazione è la “Tarantella Resistente” organizzata in occasione del 25 Aprile
Altre ricorrenza cara al Kollettivo è, naturalmente, quella del Primo Maggio, di volta in volta articolata in modo da partire dalla storica rivendicazione del lavoro dignitoso per finire alla lotta al lavoro precario; a tal proposito è stato organizzato più volte il May Day facendo di Cinquefrondi tappa della carovana nazionale contro il precariato. Il KOR ha commemorato la festa dei lavoratori partecipando a molteplici manifestazioni, tra le quali la meravigliosa manifestazione a Portella della Ginestra.
Particolare interesse e risalto viene dato, in svariate iniziative, all’opera artistica, poetica, culturale e politica del Cinquefrondese Pasquale Creazzo, la cui geniale creatività pur non conoscendo tramonto è spesso svilita e dimenticata.
Fortemente avversi al G8 ed alla repressione ed agli arresti dei compagni del “Sud Ribelle” di Cosenza, il KOR diventa sede del Piana Social Forum e si esprime sistematicamente con volantini, giornali e manifestazioni pubbliche, partecipa in considerevole forza anche al campeggio No-Ponte di Cannitello.
Tra le attività di socializzazione rientrano i molti tornei sportivi (calcio, basket, pallavolo), i vari cineforum tematici seguiti da discussioni e, in ultimo solo cronologicamente, il centro di aggregazione per minori, come sussidio per le famiglie in difficoltà ed al contempo come tentativo di ridurre quanto possibile l’insorgere di devianze minorili che trovano nella nostra comunità terreno fertile. Nella direzione di aiuto alle famiglie è stato ideato anche un mercatino dei libri scolastici (e non solo) usati, sempre più costosi e, quindi, meno accessibili.
La tutela e la difesa dell’ambiente sono chiesti dal Kollettivo a voce alta, con lotte e presidi, tra questi: il presidio contro l’inceneritore di Gioia Tauro, il Ponte sullo Stretto, il Ripetitore di contrada Grecà, la discarica nella zona “Cimitero” (alla fine non realizzata), nonché campagne di sensibilizzazione contro l’ eternit e l’amianto, oggetti di un dettagliato reportage fotografico sulla emergenziale situazione.
Istintiva per il Kollettivo è l’antimafia sociale e la campagna per il suo, seppur difficile, sradicamento. Questo tema è stato oggetto di tanti interessanti dibattiti realizzati in collaborazione con Libera ed altre associazioni e presiedute di volta in volta da personaggi che dedicano all’antimafia un costante e lodevole impegno, uno per tutti: Don Luigi Ciotti.
L’impegno e la costante presenza profusi negli anni hanno reso il KOR da un lato soggetto di apprezzamenti e dall’altro oggetto di critiche negative e tentativi di sradicamento. Il KOR riesce, quindi, a farsi sentire da tutte e tutti esaltando quanti ne sono rappresentati ed “infastidendo” chi si sente bersaglio colpito.
Il carburante del KOR è la passione…
La sua forza è l’inventiva…
La sua cultura è l’intercultura…
“Noi siamo/il sangue nuovo/ nelle arterie/ della città”
17 commenti:
Relativamente alla intervista sento il dovere di specificare che il titolo della stessa non rappresenta quanto io ho dichiarato, cio' lo si evince se si legge il contenuto dell'intervista. Dal titolo potrebbe sembrare che io abbia dichiarato che va tutto bene, non è assolutamente cosi', per questo invito i lettori a leggere con attenzione le mie risposte
è verissimo quanto dice Michele... l'errore è stato fatto a Reggio dove hanno impaginato il gironale. Leggete...
Conia,caro mio,i giornali sono spazzatura e con tutto il rispetto per tutti,c'è gente che nemmeno sa tenere la penna in mano.
Michele,mi raccomando........
Buongiorno Cinquefrondi.
Buongiorno a tutti coloro che scrivono nel blog.
Non posso nascondere un grande piacere nel leggere il post di Michele Conia e la grande onestà delle sue parole.
Premetto che non sono una persona di sinistra.
Non ho mai votato la sinistra e mi riesce anche difficile farlo oggi.
Ammetto, però, che gli scenari nazionali sono oramai cambiati.
Sono talmente cambiati che non vedo a livello nazionale alcuna differenza di " parole " sostenute da tutti i politici nazionali.
Tutti sembrerebbe abbiano voglia di pensare agli interessi generali.
Spesse volte cosi non è stato e continua a non essere.
Siamo stati amministrati dalla destra e dalla sinistra.
E le valutazioni che ne ha tratto il popolo Italiano sono state sempre negative. Gli Italiani non hanno risparmiato critiche a nessuna parte politica.
A ragione o torto le cose stanno cosi.
Ed allora non posso che apprezzare chi come Michele Conia, con grande umiltà, ha il coraggio di affermare che il programma amministrativo a Cinquefrondi, non è stato rispettato.
Pur avendo svolto bene il proprio ruolo e lavoro, Michele Conia sa perfettamente che questa amministrazione ha fallito.
Inutile oggi chiedersi il perchè, egli, non abbia avuto la volontà di discostarsi da quella maggioranza.
Le interpretrazioni possono essere diverse ma ognuna potrebbe condurre ad un'unica conclusione.
E cioè il fatto che essendo stato delegato dal " popolo " ad amministrare, abbia voluto non tradire quell'impegno ed ha continuato a rimanere in carica sempre ed esclusivamente per il mandato ricevuto.
Discorso alquanto giusto e quasi doveroso.
Mi chiedo allora cosa intenderà fare alla fine di questo madato elettorale.
E mi chiedo ancora, cosi come emerge dalla situazione di Cinquefrondi, se il suo intento sia quello di continuare, alle prossime elezioni, di far parte di questa coalizione, oppure, come molti auspicano, di creare una lista di persone, la quale, unisca diverse intelligenze. Quest'ultima possibilità, ha in se una finalità che è quella di dare respiro ad una comunità che ha tanto bisogno di ossigeno puro.
Certo è difficile saperlo oggi.
Ma solitamente si dice che le cose fatte negli ultimi istanti siano le peggiori.
Quindi, chiedo con grande umiltà.....
si è disposti a sacrificare una porzione della propria appartenenza politca costituendo una coalizione che dia respiro a Cinquefrondi e che unisca quelle diverse intelligenze costituite da persone di diversa appartenenza politica?
Se cosi fosse perchè allora non si dice a chiarissime lettere già da ora quali sono gli intendimenti?.
Credo che,proprio per essere diversi dagli altri, si debba manifestare subito la volontà di dire semmai quasta coalizione debba prendere piega.
Enea
Nell'articolo in questione c'è un passaggio molto importante..Quello che avrebbe dovuto dargli il titolo..Conia dice:"La coalizione alternativa per Cinquefrondi oggi non esiste più e non è riproponibile in quanto ha rappresentato una sommatoria di partiti incapaci di progettualità.."
Come Enea mi chiedo quali siano le intenzioni future di Conia ma ad Enea chiedo come mai prima definiva Conia un politico da nulla ed oggi scrive che ha svolto benne il proprio lavoro?
Se tu dici,caro avv.Conia,che il vecchio progetto non esiste più,è chiaro che bisogna costruire qualcosa di nuovo con gente nuova.
Auspicherei che il 90% dei candidati della lista e del nuovo progetto siano nuovi............
Bisogna cambiare il metodo!!
Saturno ti inviterei a leggere meglio ogni mio intervento qui.
Sicuramente hai letto qualche scritto di qualcuno e confuso con i miei. Rileggi bene e vedrai che è cosi come ti dico io.
Un simpatico saluto a Saturno-
Enea
Iniziamo a fare nome e cognome,basta con:Roselli,Burzese,i trasformisti alla Silipo,Tropeano.
Avanti con i volti nuovi o con persone di buona volontà.
michele sei sicuro?
Michele leggo solo ora l'intervista, volevo comnplimentarmi con te per la lucidità con la quale analizzi la situazione. L'autocritica in politica è una dote che pochissimi hanno, bravo continua cosi', la gente onesta ti osserva e ti stima.
Scusate il ritardo.
provero' a rispondere alle questioni poste....
intanto mi sento di difendere chi scrive sui giornali, almeno quelli locali, non condivido la definizione di spazzatura....certo oggi l'informazione (tutta) sarebbe da ridiscutere, ma è un problema serio ed ampio.
Per Enea, quando dico che l'esperienza alternativa per cinquefrondi è finita mi pare di essere abbastanza chiaro, bisogna ora avere il coraggio di andare oltre, per farlo serve forza, coraggio e passione, ti dico subito (che io sono tra quelli che sono disponibile a rinunciare ad una porzione (anche ampia) della mia appartenenza, certo mantenendo le mie idee, la mia dignità e la mia coerenza altrimenti sarei ipocrita con me stesso prima e con gli altri dopo.
Per zenigata, la prima cosa che secondo me dobbiamo imparare a fare in questo paese è quello di evitare giudizi sommari e personali, che tanto male hanno fatto a cinquefrondi provocando divisioni prima personali e poi politiche, i giudizi politici vanno dati con serietà e con pacatezza rispettando cmq sempre le donne e gli uomini.
Per l'anonimo che mi chiede se sono sicuro, sicuro di cosa?????
Infine grazie ad ML spero di non tradire la tua stima e la tua fiducia.
Buongiorno Cinquefrondi.
Leggo con estremo piacere ciò che Michele Conia ha scritto prima.
Io vorrei tanto poter dare una mano di aiuto a Cinquefrondi con il mio piccolo e modestissimo contributo.
Non posso farlo e non nutro alcuna intenzione di farlo.
Starò a guardare l'evoluzione delle cose in modo attento e vigile.
Ho dei figli che vivono qui e ho a cuore le sorti di questa comunità.
In bocca al lupo Cinquefrondi.
Enea
C'è la necessita di volti nuovi,di gente seria,di gente nuova,di costruire una vera alternativa.
Diceva bene un commentatore del blog,serve un nuovo metodo.
Il buonismo non serve caro Avvocato
Hai ragione Enea, mi sono sbagliato..Ho consultato l'archivio ed effettivamente non provenivano da te le parole che ti ho attribuito..
Scusate ma per coerenza sento il dovere di rispondere all'anonimo del 4 novembre. Forse i giornali oggi sono spazzatura - questo posso anche condividerlo - ma rispecchiano la nostra società e quello che succede... con i suoi pregi e i suoi difetti... Quanto al giornalista che nemmeno sa tenere la penna in mano, mi spiace ma non la penso come te. I colleghi che io finora ho conosciuto, sono tutte persone che hanno un livello medio-alto se non alto di istruzione, una buona capacità dialettica e proprietà lessicale. Ti assicuro che se di molti leggessi il curriculum vitae con le effettive esperienze sul campo, capiresti che non è come dici... che spesso sono persone umili e pronte anche al confronto e a tornare sui propri passi, ma questo non significa che non siano preparate... Se poi ti senti più bravo a "tenere la penna in mano" ti invito a darti alla scrittura... c'è posto per tutti e chissà che anche tu non abbia qualcosa da imparare da chi non sa nemmeno tenere la penna in mano...
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