Per i Giovani Comunisti del KOLLETTIVO ONDA ROSSA la c.d. Riforma Gelmini rapprenta, senza mezzi termini, l'approdo dei tentativi di devastazione intellettuale e di mercificazione del sapere portati avanti in questi anni. Le nostre future azioni non potranno non concentrarsi sulla lotta a questa riforma e per la crescita della consapevolezza in tutti dell'ingiustizia sociale sottesa a questa.
I tagli alla scuola, soprattutto questi ultimi portati avanti in maniera così scellerata, non possono assolutamentte essere condivisibili da qualunque parte li si osservi. Nella riforma si parla della introduzione di nuovi corsi ma ancora non si sa come verranno gestiti visti i tagli di personale e di fondi previsti. La realta ci dice di circa 42.000 cattedre in meno, di tagli, in tre anni, del 20% della spesa per l'istruzione pubblica, di una riduzione epocale del personale amministrativo di 150.000 unità, di 47.000 docenti in meno e 20.000 insegnanti precari senza lavoro. Numeri che fanno pensare ad un disastro per tante famiglie italiane: ma la cosa che più fa rabbia è che a pagare maggiormente le conseguenze di questa scelta scellerata sarà il Sud (50% di tagli), sud che già risente della chiusura di tante strutture scolastiche di piccoli comuni (ma non si tiene conto delle difficoltà che le famiglie avranno per sostenere i costi dei viaggi o le difficoltà dei bambini a spostarsi?). Quindi il motto è: maggiore disoccupazione per una peggiore qualità del sapere!
Lo sfondo a tutto ciò è naturalmente rappresentato dal progetto classista e razzista di questo governo che cerca di rendere anche l'istruzione qualcosa per pochi(i ricchi). Proprio l'equiparazione tra scuola pubblica e privata (non previsto comunque dalla nostra Costituzione) con distribuzione dei fondi statali in egual misura, le scuole che si trasformeranno in fondazioni (ricevendo sia fondi statali che privati) nelle quali chi le sovvenzionerà entrerà di diritto a far parte del Consiglio di amministrazione-orientando cosi la formazione-saranno la negazione del diritto all'istruzione per tutti. Il nostro impegno sarà la lotta contro chi vuole renderci freddi e incoscienti rispetto a quello che ci circonda: sabato 3 ottobre il KOLLETTIVO ONDA ROSSA sarà presente alla manifestazione di Reggio Calabria perchè il nostro obiettivo è il sapere e la libera informazione,senza di questi non saremmo pienamente liberi.
8 commenti:
Michela scusami ma io penso che manifestando non si risolve nulla.
Ma non si risolve nulla nemmeno stando con le mani in mano anzi se non ci si muove si è conniventi!!
il pezzo di michela domani sarà pubblicato sul sito nazionale dei giovani comunisti e su esserecomunisti.it
rassegnato scusami,ma se non manifestando,se non gridando a tutti quello che è sbagliato,come si cambiano le cose?
ti chiedo,non a sfottò,seriamente una tua opinione,tu cosa faresti?
Cmq è ovvio che manifestare è solo una parte di una battaglia che bisogna condurre...intanto una minifestazione ti fa pensare e il pensare non deve essere sottovalutato perchè è il pensiero che ti mette contro e che ti apre gli occhi.
CARO RASSEGNATO LA STORIA INSEGNA CHE TUTTE LE GRANDI VITTORIE DEL POPOLO SI SONO OTTENUTE CON LA LOTTA....
"Siate sempre capaci di sentire nel più profondo qualunque ingiustizia commessa contro chiunque, in qualunque parte del mondo."che guevara
Rassegnato come si può andare a dormire senza sapere che hai provato,hai lottato per poter cambiare il mondo?
Beata gioventù! E' vero, guai se non ci fosse questo moto di ribellione, di rinnovamento in voi giovani! Ma il linguaggio che utilizzate ricorda ancora tanto quello, divenuto quasi stereotipo, degi anni '70. E poi i problemi vanno analizzati nelle loro svariate sfaccettature. Leggendo le vostre riflessioni sul mondo della scuola, salta subito agli occhi una semplificazione di fondo: scuola per i ricchi ecc. ecc.... Voglio precisare che chi scrive avversa la Riforma Gelmini, avversa anche coloro (ahimè, tanti!) che hanno scambiato il sacrosanto diritto allo studio per tutti, e sottolineo tutti, in automatico conseguimento di un titolo di studio, e che conoscono bene solo il significato del termine diritto, mentre misconoscono il termine ad esso strettamente correlato: dovere. Combattiamo il ministro Gelmini che non è mai entrata in un'aula scolastica e nulla può sapere dei veri problemi della scuola, ma combattiamo anche sia i ricchi che i poveri (non c'è differenza alcuna quando l'approccio a quella che dovrebbe essere autenica democrazia, è sbagliato) perchè non hanno capito proprio nulla del nobile intento che si era prefissa la scuola pubblica per tutti, senza distinzione alcuna.
Per l'ennesima volta assisterò alle manifestazioni studentesche della zona (esattamente domani), ben sapendo che la coscienza civica e politica della maggioranza assoluta dei manifestanti è molto molto mediocre.
bhe ahimè si può e si deve ancora parlare di lotta di classe (utilizzata nei tempi andati)non si può ignorare che attorno si delinea una finta uguaglianza tra la gente...mi ero illusa pure io che le differenze tra i figli di famiglie benestanti e famiglie meno benestanti non esistessero più,pensavo pure io che parlare di un conflitto tra ricchi e poveri fosse cosa vecchia,ma in realtà non è cosi e l'attuale governo non fa che evidenziare quali siano le sue reali intenzioni...e non penso di essere pazza se non credo che ci sia un effettivo impegno e aiuto per chi soffre di questa attuale crisi economica ma bensi un tentativo di stravolgere la cultura non evidenziandola ma mettendola in secondo piano spingendo i giovani verso una praticità lavorativa che in realtà nella nostra società non viene chiesta inneggiando tra le righe all'ignoranza.Hai parlato di diritti e doveri...noi oggi abbiamo il diritto di pretendere la conoscenza che non ha prezzo e il dovere di conoscere per salvaguardare il futuro( e non è uno slogan) e correggere gli di una politica che si cura solo di certi aspetti.
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