giovedì 7 maggio 2009

100 PASSI PER NON DIMENTICARE PEPPINO IMPASTATO


10 commenti:

Danilo ha detto...

Questa sera alle ore 23 Paolo Ferrero sarà ospite di "porta a porta" mentre Oliverio Diliberto alle ore 21 sarà ospite di "Annozero"

Anonimo ha detto...

Ci sarò........

Anonimo ha detto...

Io non sono un’ottimista, ma dagli ottimisti ho imparato che bisogna sempre trovare il lato buono delle cose. E un lato buono ce l’ha anche la lega, ossia sono talmente ignoranti che nemmeno tra sessant’anni qualcuno oserà dire che maroni, calderoli, bossi o un altro a caso, ha lasciato scritti dei diari, dai quali si evince che in fondo erano brave persone.

È raggiante il ministro per il razzismo maroni, finalmente il sogno di una vita diventa realtà, con una legge che spero vivamente il Presidente della Repubblica, rifiuti di firmare. Quel che passa dalle autorevoli dichiarazioni dell’ente per la propaganda e il razzismo è la versione edulcorata per idioti, di una legge che ci porterà ad un altro primato europeo: l’istituzione dei lager per la carcerazione dei clandestini. Dicono che con la legge, finalmente la clandestinità sarà un reato, come se fino ad oggi fosse stata un punto di merito per i curricola personali di ogni schiavo extracomunitario.

In tutti i paesi del mondo vigono leggi sull’immigrazione, e in tutti i paesi chi non ha il permesso di soggiorno viene espulso. In Italia no, il clandestino verrà rinchiuso nei lager. D’altronde è lo stesso bossi ad ammettere che per la prima volta, l’Italia, ha fretta di approvare una legge “ad persone”: “bisogna fare in fretta, sennò 250 clandestini saranno liberati …” Vergogna? No, sicurezza, che se ne sente tanto il bisogno.

Sempre secondo l’ufficio stampa del ministero per la propaganda e il razzismo, le due clausole più vergognose sarebbero state stralciate dal decreto: l’obbligo per i medici e i presidi delle scuole di denunciare i clandestini. Sono balle che escono dalla porta per rientrare dalla finestra. Chiunque in Italia sia in qualche modo pubblico ufficiale (e i medici lo sono al pari dei presidi, dei dipendenti delle poste, e comunque di tutti coloro che a vario titolo attuano i fini della pubblica amministrazione) sarà costretto dal ruolo che ricopre a denunciare “i clandestini”.

La cosa più gradevole di tutta questa storia, sono le ronde. Chissà se per fare il paio col reato di clandestinità, si prevedono anche i rastrellamenti. È una storia che abbiamo già sentito, ma tanto l’abbiamo scordata, riscriverla forse servirà a rinfrescare le memorie.

Anonimo ha detto...

Bellissimo film veramente emozionante......

Danilo ha detto...

La puntata di "porta a porta" con Paolo Ferrero(ci sarà un faccia a faccia con La Russa),pur essendo in programmazione per ieri sera,andrà in onda la prossima settimana(per intenderci la trasmissione è stata registrata);pare,invece,che Diliberto abbia rifiutato la partecipazione ad "annozero" visto l'argomento poco interessante "le porcate di Berlusconi".

RITA PANI ha detto...

obbligata ad assistere alla trasmissione “Anno zero”, decido di cominciare con un volgarissimo: “Annassero tutti affanculo!” persino un po’ romano, e non escludo altre volgarità nel testo. Mi si consiglia spesso un po’ di autocontrollo, di fare attenzione all’uso delle parole, soprattutto – mi dicono – perché sono una scrittrice, e ogni mio scritto è un biglietto da visita. “Annassero a fare in culo anche loro!”

I più giovani sicuramente non ricordano Jader Jacobelli, io non è che sia troppo avanti con l’età, però me lo ricordo. Era un omino che mediava le tribune politiche. E non ci crederete mai, cari ragazzi, ma alle tribune politiche partecipavano i politici. Poi sono arrivati gli anni 80, e non si sa bene cosa sia successo, ma è oggi palese che una mutazione genetica deve essere intervenuta per devastare e rielaborare il processo dell’attività neuronale del popolo italiota, con controllo consequenziale delle attività neuro linguistiche.

Me lo ricordo che c’era qualcuno pioniere dell’abolizione del politichese: in pratica, ad un certo punto della storia ci fecero credere che l’utilizzo di quel tipo di linguaggio fosse un metodo scientifico per non farci comprendere ciò di cui si stava parlando, al tavolo televisivo di Jader Jacobelli. Così, senza colpo ferire, il politichese è stato sostituito dal minchiese, ed oggi sei politico in base a quante minchiate riesci a sparare a raffica senza interruzioni.

Jacobelli è morto, ma in compenso abbiamo la Palombelli: “Mi ricordo che da ragazzina protestavo per la chiusura di una fabbrica ai cancelli, oggi si protesta per la chiusura di Incantesimo. È un po’ la stessa cosa, sono i tempi che sono cambiati. Incantesimo è un lavoro.” Avete capito no, perché minchiese? Perché se non spari minchiate in una trasmissione di approfondimento politico, non ci puoi andare. E se sei giornalista è meglio.

Non so chi fosse il direttore di Novella 2000 ai tempi di Jacobelli, ma sono certa che non lo avremmo mai visto parlare in politichese. Oggi la direttore dello stesso giornale ha dato prova di essere ferratissima in minchiese: “berlusconi è un bellissimo uomo.” Ora – e mi piacerebbe guardarvi negli occhi, compagne – io non sono un gran ché ma francamente, asserire che berlusconi è un bellissimo uomo, per me è un caso patologico da TSO, un po’ come se un uomo venisse a dirmi che Cammilla Parker Bowles, in arte moglie di Carlo d’Inghilterra, è una grandissima gnocca.

E allora, io ancora mi chiedo che cosa è successo in questo povero paese di merda? Io spero che qualcuno si renda conto, prima che sia troppo tardi, che non possiamo più aspettare Mosè che alzando il bastone al cielo scansi le acque per farci passare, perché Mosè non c’è. Tocca a noi risanarci, tornare alla politica che non permetta più l’abuso dei popoli, che sia di popolo per il popolo, che ricostruisca paesi dopo alluvioni e terremoti, che non permetta che una giovane donna muoia suicida perché dopo 30 anni di vita vissuta in Italia, si ritrovi rinchiusa in un lager, perché i popoli non debbano vivere l’apartheid non in Palestina, o in Nord Africa, ma in Italia a Foggia come a Milano, perché si ridia dignità al lavoro e al lavoratore, perché si paghino le tasse, perché chi delinque sia giudicato e condannato, perché la scuola insegni, e perché, in buona sostanza, si ritorni ad essere civili.

Rita Pani (sempre più APOLIDE)

francesco p. ha detto...

complimenti all'assessore michele conia, ancora una volta dimostra di essere un amministratore attento a certe tematiche. Stimo tanto michele e tutti i ragazzi di conquefrondi.

Anonimo ha detto...

Ma dai.........

RITA PANI ha detto...

Che poi, io, il metrò per soli milanesi, l’avrei lasciato fare. Il vagone colorato tutto di verde, con i simboli padani, e un cartello: “Carrozza riservata a soli milanesi.”

Poi avrei passato la voce, e avrei chiesto a tutti i milanesi “negri”, di munirsi di documento di identità, e di salire a bordo del futuristico mezzo. Perché non sembra, ma io vi garantisco che i milanesi negri ci sono eccome. Milanesi di terza generazione, probabilmente anche più milanesi di un meridionale leghista.

Dopo di che, negri a bordo, avrei aspettato il primo malcapitato della bassa bergamasca, o del varesotto, dai tratti tipicamente ariani e lo avrei denunciato alla ronda padana. Se poi, puta caso, fosse stato un veneto, un valdostano, o un tedesco dell’Alto Adige … la legge è legge, e va rispettata comunque.

Perché? Perché è impossibile (proprio contro natura) rispondere in modo intelligente ad un problema cretino. Questa è gente ignorante, sono persone squallide che odiano i gay ma sposano le mucche con rito celtico, e allora perché perdere tempo a spiegare la civiltà e l’evoluzione ad una manica di coglioni?

E poi, anche perché a me, questa cosa, avrebbe divertito tantissimo.

Anonimo ha detto...

Grazie per quello che fate........
Nicotera presente..........