È un mare di bandiere rosse già in piazza della Repubblica, intorno alle
due del pomeriggio. Il sole è a picco, il primo caldo estivo picchia,
ma l'entusiasmo è proprio quello delle grandi occasioni. D'altra parte
si tratta della prima manifestazione nazionale della Federazione della
Sinistra, per Rifondazione la prima dopo il sofferto congresso di
Chianciano del 2008. Si parte. In testa, dietro lo striscione
"Gridiamoglielo in piazza - l'Italia è una repubblica democratica
fondata sul lavoro", sfilano i leader della Fds: Diliberto, Ferrero,
Salvi, Patta. Ci sono anche alcuni esponenti di Sel (Musacchio,
Sentinelli, Gianni) e della Fiom (Cremaschi.) Ma la cifra del corteo la
fanno loro, i tanti, tantissimi giovani che con allegria e fantasia
riempiono prima via Cavour e poi i Fori Imperiali. Cantano, ballano, si
divertono a sfottere i "tecnici", quelli che senza tanti scrupoli li
stanno privando del futuro. Cantano Bella Ciao e Bandiera rossa.
Indossano magliette rosse: il Che, come sempre, va per la maggiore, ma
non mancano falce e martello e stelle gialle, stile "vecchio Pci".
Ottanta
pullman hanno portato a Roma compagni e compagne di tutte le età;
enorme lo sforzo delle federazioni e non ne manca nessuna: dal Piemonte,
dalla Toscana, dalla Calabria, dalla Puglia, dalla Sicilia (a loro va
un applauso particolare per ricordare a Grillo che invece la mafia
uccide eccome). Ecco lo striscione della Federazione di Pisa; ecco
quello di Salerno, Reggio Calabria, Milano, Firenze, Ferrara, Brescia,
Perugia, Tivoli, Latina, Piacenza: in una parola tutte.
Sfilano
l'Unione Inquilini, i palestinesi, famiglie con bambini al seguito,
signore avvolte nella bandiera rossa, i lavoratori della Irisbus, i
gruppi di acquisto, No Tav e anche il Comitato Peppino Impastato di
Monza. Alle quattro il corteo è ancora in marcia, sempre allegro e
scanzonato. Alle 16,30 anche la coda entra nella piazza dove si svolge
il comizio finale. Volti stanchi e sudati, ma pieni di entusiasmo.
Applausi, cori, slogan sottolineano gli interventi dal palco. «Siamo
tanti, siamo comunisti». Tutto sembrano fuorché sconfitti. Da ieri
qualcosa è cambiato.

CINQUEFRONDI E' STATA PRESENTE IN MASSA!
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