venerdì 4 maggio 2012
Appello per la manifestazione del 12 Maggio a Roma contro il governo delle banche e dei padroni di Monti
Il
valore e la natura stessa della democrazia e dei diritti del lavoro
sono infatti gravemente sviliti da controriforme e manovre economiche
inique, esplicitamente dettate da poteri politici e finanziari esterni
al sistema istituzionale del nostro Paese.
Il Governo Monti, pur formalmente
legittimato dal sostegno della maggioranza trasversale di un Parlamento
ampiamente logorato nella propria rappresentanza e credibilità, a
partire dalle stesse modalità elettorali che lo hanno espresso, agisce
al di fuori di un mandato popolare.
L'introduzione del vincolo del pareggio
di bilancio subordina l'esigibilità dei diritti sociali e alla salute,
all'istruzione, alla previdenza e all'assistenza alle "superiori"
ragioni del mercato.
La riforma del lavoro, con lo
svuotamento dell'articolo 18 e la sostanziale liberalizzazione del
lavoro precario, segna un salto di qualità nel dominio e nella
ricattabilità del lavoro i cui diritti sono già in via di
destrutturazione per l'attacco portato dal governo Berlusconi alla
contrattazione nazionale e alla democrazia sindacale.
Queste politiche sono tanto inique
socialmente, quanto recessive e fallimentari sul terreno economico, e
stanno portando il paese in un baratro senza precedenti.
Opporsi a queste politiche e concorrere
alla costruzione di un modello sociale ed economico alternativo è
pertanto dovere di ogni cittadina e cittadino democratici: è il compito
urgente che abbiamo tutti noi, in Italia ed in Europa.
Un'alternativa che contrasti
effettivamente la speculazione, usata insieme al debito contratto dagli
Stati per salvare speculatori ed affaristi, come una clava per
distruggere i diritti sociali.
Un'alternativa volta a redistribuire la
ricchezza, a fronte della crescita scandalosa delle disuguaglianze, ad
aumentare salari e pensioni, istituire il reddito sociale, riqualificare
ed estendere il sistema di welfare.
Un'alternativa che si fondi sulla
centralità dei diritti del lavoro, riconverta le produzioni nel segno
della sostenibilità ecologica, investa nella conoscenza e nella cultura,
ampli la sfera dei beni comuni sottratti al mercato, riqualifichi il
pubblico a partire da un nuovo modello di democrazia e partecipazione.
Un'alternativa all'insegna di politiche
di pace e cooperazione contro le logiche di guerra con la drastica
diminuzione delle spese militari.
Per queste ragioni, facciamo appello a scendere in piazza il 12 Maggio a Roma.
Contro il governo Monti, le politiche della BCE, della UE e il Fiscal Compact.
Per difendere la democrazia, i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, la Costituzione, per l'Europa sociale.
Vittorio Agnoletto, Sandra Amurri,
Cesare Antetomaso, Giorgio Arlorio, Glauco Benigni, Paolo Berdini, Marco
Bersani, Ciccio Brigati, Benedetta Buccellato, Loris Campetti,
Francesco Caruso, Antonio Castronovi, Adelmo Cervi, Alessio Ciacci,
Paolo Ciofi, Giorgio Cremaschi, Ciro D'Alessio, Roberto D'Andrea, Dante
De Angelis, Walter De Cesaris, Paolo Di Vetta, Mario Dondero, Riccardo
Faranda, Amedeo Fago, Anna Fedeli, Gianni Ferrara, Agostino Ferrente,
Alfonso Gianni, Haidi Giuliani, Carlo Guglielmi, Margherita Hack,
Beniamino Lami, Mimmo Loffredo, Alberto Lucarelli, Gianni Lucini, Fabio
Massimo Lozzi, Magda Mercatali, Bartalo Mancuso, Citto Maselli, Ugo
Mattei, Dino Miniscalchi, Roberto Musacchio, Loretta Mussi, Giovanni
Naccari, Giorgio Nebbia, Carla Nespolo, Nicola Nicolosi, Fulvio Vassallo
Paleologo, Valentino Parlato, Ciro Pesacane, Ulderico Pesce, Francesco
Piccioni, Vito Francesco Polcaro, Gabriele Polo, Pierpaolo Pullini,
Franca Rame, Gianni Rinaldini, Annamaria Rivera, Alessandro Rossetti,
Franco Russo, Nino Russo, Adriano Sgrò, Vauro Senesi, Marino Severini,
Fabrizio Tomaselli, Vittorio Vasquez e il gruppo consiliare Napoli è Tua
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