La Provincia deve farsi carico della grave crisi in cui versa Piana Ambiente che da diversi mesi non paga gli stipendi ai lavoratori, i quali con enormi difficoltà continuano a svolgere il proprio lavoro in modo serio e responsabile. Il 22 Luglio scorso, vi era stato un incontro in Prefettura che non aveva prodotto i risultati sperati ed a rappresentare la Provincia vi era il dott. Bagnato che alla richiesta di un prestito ponte per i comuni, in modo da dare respiro alla società ed evitare il collasso, aveva risposto negativamente. A seguito di quell’incontro, il dott. Bagnato aveva investito del problema direttamente il Presidente Raffa che proprio ieri avrebbe dovuto ricevere i lavoratori presenti in delegazione dinanzi Palazzo Foti, ma purtroppo l’incontro non si è tenuto a causa di un suo improvviso impegno. La vertenza che riguarda Piana Ambiente verte non solo sui ritardi degli stipendi ma anche sulla precaria sicurezza in cui operano i lavoratori, costretti a lavorare con mezzi spesso danneggiati, a causa anche delle scarse risorse dell’azienda. Siamo fortemente preoccupati per il perdurare della mancanza di liquidità in cui versa l’azienda, perché in queste condizioni non si potrà provvedere al pagamento delle spettanze dovute ai lavoratori, i quali costituiscono una risorsa fondamentale per il servizio di Raccolta Rifiuti nei nostri comuni. Non è assolutamente accettabile qualunque ipotesi di cassa integrazione per i lavoratori che, come già accaduto al Porto, non possono pagare sulla propria pelle le conseguenze di una cattiva gestione delle risorse o delle difficoltà finanziarie in cui versano i comuni. Urge pertanto un intervento della Provincia, in modo da dare respiro ai 110 lavoratori di Piana Ambiente che non possono più reggere l’urto di una crisi economica che sta investendo tutto il nostro territorio ed in particolare la Piana
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