Siamo fermamente convinti del fatto che il ponte sarebbe un'opera utile solo ad unire la criminalità organizzata delle due sponde dello Stretto, già ingolosita dai soldi derivanti dalla sua costruzione, creando inoltre un danno ambientale senza precedenti in un territorio a già forte rischio idrogeologico (Giampilieri docet). I fondi del c.d. Corridoio 1 Berlino-Palermo devono piuttosto essere rimodulati e messi a disposizione per uno sviluppo moderno del sistema viario dell'intero territorio calabro e siculo, affinchè non aumenti ancor di più il divario tra Nord e Sud d'Italia sempre più a rischio isolamento.
Ciucci e Matteoli invece di preoccuparsi ostinatamente del Ponte sullo Stretto, che rischia di diventare allo stato attuale l'ennesima cattedrale nel deserto e cercare di difendere in ogni circostanza le varie lobby che hanno a cuore l’opera per loschi interessi economici, diano risposte chiare ed assumano impegni precisi davanti ai lavoratori del Porto di Gioia Tauro, struttura in realtà mai decollata ed in uno stato di crisi senza precedenti, ai lavoratori delle Ferrovie della Calabria ed ai viaggiatori della Sa-Rc, ormai rassegnati da lavori che sembrano durare all'infinito senza garanzie di sicurezza per cittadini e lavoratori e con ore e ore di code e disagi.
Queste ultime sono senza dubbio le questioni che meritano risposte serie e puntuali in quanto rappresentano le vere priorità dei nostri territori.
Giuseppe Longo
Consigliere Provinciale Prc
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