domenica 17 luglio 2011

IL PRC CINQUEFRONDI SUL CARO PANE

L'improvviso rincaro del pane del 25% contemporaneamente in tanti comuni limitrofi a Cinquefrondi compreso, rappresenta una buona occasione per entrare nel merito di una crisi economica che già oggi suscita ansie e paure, non solo puramente economiche. Riteniamo che il fatto, indipendentemente dall'eco suscitata dalla stampa locale, non può certamente passare inosservato, specialmente senza i dovuti chiarimenti da parte di chi lo attua.
Nell'occasione dell'incontro organizzato presso la nostra sede di Rifondazione Comunista, incontro utile a tutte le parti perché dal confronto e dalle idee in merito è emersa la difficoltà di una professione basilare nel consumo e frutto di sacrificio e di quel sudore sulla fronte che rappresenta l’alto valore e l'onore del lavoro. Abbiamo, però, da parte nostra da rimarcare la particolare attività di chi serve quotidianamente ogni famiglia del circondario ed allora abbiamo inteso stigmatizzare, soprattutto, l'insufficienza comunicativa delle motivazioni per cui questo è avvenuto contemporaneamente in una zona precisa.
Da quanto emerso nel corso della partecipata assemblea, riteniamo di fare le seguenti valutazioni e proposte: 1) innanzitutto, chiediamo di rendere pubbliche e definitive le motivazioni che hanno portato all'aumento del pane da parte dei panificatori, smentendo così ogni voce che parla di speculazione in atto; 2) l’istituzione di un riconoscimento sociale del lavoro del “panificatore di garanzia certificata", che si attiene alle norme di legge in tema di igiene e sicurezza certificate sin da subito nel nostro comune, come anche in ogni altro, in modo da rendere riconoscibile il prodotto di qualità certificandolo; 3) impegno concreto da parte dei Sindaci ad adottare tutte quelle azioni dirette a combattere l'abusivismo del pane, impegno cui gli stessi sono responsabili essendo i massimi rappresentanti dello Stato in ordine alla sicurezza ed alla salute della comunità amministrata.
Questo solamente a rappresentare una base di discussione da cui partire: chissà che non possa essere occasione per indagare le difficoltà economiche che interessano consumatori e produttori indistintamente così facendo crescere una massa critica locale tale che anche i governi nazionali abbiano più a cuore l’equità sociale specialmente quando si approvano manovre da 70 miliardi che pesano in maniera pesante su ceti sociali già da oggi esposti alla povertà.


Partito della Rifondazione Comunista
Circolo "Pasquale Creazzo" Cinquefrondi

Il Segretario
Flavio Loria

Nessun commento: