La sinistra deve sapere ripartire da qui per costruire, se vuole, un'alternativa piuttosto che un'alternanza.
In questi anni abbiamo imparato che una sinistra reale vive, anziché sopravvivere a sé stessa, se ha voglia e capacità di cimentarsi con le innumerevoli problematiche della società, denunciando attraverso l’inchiesta, partecipandola alle persone, provvedendo attraverso la politica.
Noi da tempo abbiamo deciso da quale parte stare e quale linea politica seguire: l’esperienza di una Rifondazione Comunista aperta alle istanze dei soggetti deboli, aperta al ricambio generazionale, alla valorizzazione delle energie positive della nostra provincia, disposta alla contaminazione delle esperienze territoriali e mai arroccata in posizioni precostituite.
Questa Rifondazione ha lanciato una sfida promuovendo un percorso, che ci ha visto interpreti e protagonisti anche vincenti con l'elezione del compagno Giuseppe Longo alle recenti elezioni provinciali, che non si possono arrestare, nonostante la fuoriuscita di tanti validi compagne e compagni con cui si è impressa una svolta nello scenario politico provinciale e non solo.
Noi oggi rimaniamo coerenti con l'esperienza di Cinquefrondi, dove resiste una realtà di lotta politica e sociale che vuole continuare ad essere modello e risorsa per la costruzione di un vero progetto politico della sinistra. Un progetto con tante affinità con l’interessante esperienza di Massimo Canale alle ultime elezioni comunali di Reggio Calabria, ove si è ripartiti a sinistra nella coerenza non solo di un impegno politicamente orientato, ma nche nella radicalità di posizioni e linguaggi, nelle buone pratiche da perseguire, sulla strada del rinnovamento e dell'innovazione.
Una proposizione politica inspiegabilmente avversata da una parte della sinistra reggina, ovvero dalle vecchie nomenclature, ovviamente non in linea con i tempi e soprattutto con gli elettori perché piegata ad interessi spiccioli o, peggio, smaniose di consumare vendette personali.
Pertanto riteniamo che rappresenta un danno per l’intero fronte della sinistra assistere alle fameliche logiche da convenienza politica che inducono l'ex consigliere regionale Michelangelo Tripodi ad affrettarsi a convocare una conferenza stampa anche a nome della Federazione della Sinistra, facendoci scoprire di essere cofondatore della Federazione della Sinistra dopo averne sospeso personalmente la costruzione a Reggio Calabria. Cosi' come intollerabili sono gli attacchi continui da parte di questi signori in una sorta di attacco alla diligenza al Partito della Rifondazione Comunista reggino, signori dai quali non accettiamo certo lezioni morali né etiche, specialmente da chi è stato sonoramente bocciato dallo stesso elettorato di sinistra e da chi a Reggio Calabria, per mere questioni personali, ha preferito lasciare vincere il centro-destra, alleandosi con un fantomatico terzo polo, e non con il centro sinistra.
Michelangelo Tripodi pensi al partito del Pdci e non si occupi del Prc, pensi a recuperare tutti i compagni fuoriusciti dal Pdci di Reggio Calabria e provincia e cerchi di spiegare come mai non sono più rappresentati in quasi nessun ente locale.
Noi continuiamo a rifiutare questa logica miope e distruttiva e pertanto ci battiamo per una politica vera e libera da retaggi che condizionano la nostra stessa esistenza.
Flavio Saverio Loria- segreteria provinciale PRC
Michele Conia- comitato politico regionale PRC
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