La bocciatura del parere della maggioranza governativa sul decreto per il cosiddetto “federalismo municipale nella commissione bicamerale è un fatto molto positivo in quanto questo decreto prevedeva la riduzione ulteriore della autonomia finanziaria degli EE. LL. dopo i feroci tagli dei trasferimenti già realizzati con la manovra governativa del luglio 2010 e confermati nella Legge di Stabilità 2011: insomma il “federalismo fiscale si configurava come prelievo fiscale aggiuntivo soprattutto a danno dei cittadini più deboli e /o come taglio dei servizi. Si sarebbe,inoltre aggravata la forbice dell’imposizione fiscale, con l’introduzione della cedolare secca sugli affitti, da un lato con il sicuro aumento dei canoni di locazione per gli inquilini e dall’altra con la riduzione del carico fiscale per i propretari di seconde case, ledendo il principio costituzionale della progressività delle imposte.
Riteniamo ,in questo quadro assai sbagliato che il Consiglio Nazionale dell’ ANCI,riunito oggi a Roma, dopo tante battaglie a difesa del ruolo autonomo dei Comuni ,abbia scelto di non votare alcuna presa di posizione in nome di una pericolosa preoccupazione di mantenere sempre un unità bipartisan, ignorando le posizioni molto critiche dei nostri amministratori e di tanti sindaci del nord e del sud
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