giovedì 4 novembre 2010
IL PRC-FDS CONTRO LA CENTRALE A CARBONE DI SALINE JONICHE
“Condividiamo l’esigenza di ricostituire un forte e compatto fronte del “no” alla centrale a carbone di Saline Joniche e per questo sabato saremo nella cittadina del Reggino accanto ai cittadini, alle associazioni ambientaliste, ai sindaci e agli amministratori provinciali decisi ad ostacolare un progetto scellerato. Serve una mobilitazione immediata e generale, infatti, per ribadire che nel futuro della Calabria non ci possono essere impianti a carbone e termovalorizzatori e che per l’area di Saline Joniche serve invece un grande progetto di sviluppo turistico che parta proprio dalla bonifica e riqualificazione del sito dell’ex Liquichimica”. Lo annuncia il capogruppo regionale della Federazione della Sinistra, Nino De Gaetano, aderendo alla manifestazione di protesta indetta per sabato 6 novembre a Saline Joniche. “Come Federazione della sinistra siamo pronti, come sempre, a fare la nostra parte per contrastare il chiaro tentativo di fare carta straccia della precisa volontà espressa da Comuni, Provincia di Reggio, Regione Calabria e ministero per i Beni culturali. Alla Sei e a chi oggi sta appoggiando l’idea della centrale evidentemente non importa che il carbone sia la prima minaccia per il clima del pianeta e non importa che Saline abbia già pagato un costo altissimo in termini di devastazione ambientale ad altri velleitari, insostenibili progetti imprenditoriali. Mentre la comunità internazionale impone ai singoli Stati la robusta riduzione delle emissioni di Co2 e l’incremento delle energie alternative, infatti, in Calabria cosa vogliono costruire? Una centrale a carbone che regalerà ai cieli italiani altri 7 milioni e mezzo di tonnellate di Co2 l’anno. Una prospettiva assurda e inaccettabile, rispetto alla quale attendiamo ancora una parola chiara da parte della Giunta Scopelliti: il presidente della Regione ci dica se conferma il “no” al carbone manifestato nel corso della campagna elettorale, e ci spieghi quali azioni intende mettere in campo per contrastare un progetto devastante per l’intera Calabria”.
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