martedì 1 giugno 2010

REPLICA A CASCARANO....................

Abbiamo appreso dagli organi di stampa che il Sindaco ha risposto ad una nostra interrogazione a risposta scritta attraverso una conferenza stampa prima ancora di rispondere ufficialmente e per iscritto agli interroganti, in tal modo peccando di correttezza politica ed istituzionale considerato che ad oggi non abbiamo ricevuto alcuna risposta.
Fatta questa premessa, ci corre comunque l’obbligo di mettere in evidenza una serie di inesattezze che sono state riferite dal primo cittadino che ha solo cercato di arrampicarsi sugli specchi anziché ammettere di aver violato un regolamento chiaro che non lascia dubbi a diverse interpretazioni.
Infatti, non corrisponde al vero che l’assenza di una relazione allegata da parte dell’assistente sociale del Comune, vincolante per il rilascio del contributo, sia dovuta al fatto che la stessa si era dimessa, in quanto la determina con la quale sono stati liquidati gli aiuti porta la data del 03.05.2010 e l’assistente sociale si è dimessa il 05.05.2010.
Inoltre, l’articolo 12 del regolamento comunale è altrettanto chiaro quando stabilisce che nei casi di assoluta urgenza il contributo può essere concesso solo con un provvedimento proprio del Sindaco che non demanda il tutto al responsabile del servizio, proprio perché trattandosi di casi eccezionali se ne assume in toto la responsabilità.
Infine, per essere profondamente chiari, il senso della nostra interrogazione era rivolto solo ad evidenziare che vi è stata una grave violazione di un regolamento approvato appositamente per garantire piena trasparenza e legalità in un settore molto delicato come quello del rilascio di contributi e sovvenzioni a cittadini bisognosi. Per tale motivo non siamo appositamente voluti entrare nel merito di chi lo abbia ricevuto e per quali ragioni, ma il fatto che il Sindaco abbia inteso far passare l’idea che da parte nostra ci sia stata una speculazione politica è gravissimo ed inaccettabile. Anzi, l’aver riferito alla stampa di casi di malati terminali in maniera del tutto generica per tentare di giustificare una violazione delle norme, è segno di debolezza politica e di mancanza di rispetto nei confronti di questi cittadini.

I consiglieri comunali del Gruppo
“Rinascita per Cinquefrondi”

Avv. Giuseppe Longo Avv. Michele Conia

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