Una comunità cresce in base alla sua capacità di saper interagire con la diversità e prospettandosi come punto focale di iniziative capaci di attivare processi di crescita e contaminazione culturale. Pensare un festival cinematografico che si concentrasse sui grandi movimenti migratori può essere un modo per mettere in relazione la storia di donne e uomini in carne e ossa che ancora oggi, decidono di partire dal Sud Italia per andare altrove, con quella di uomini e donne che partono da altri Sud del Mondo con lo stesso intento di migliorare le proprie condizioni materiali e sociali.
Incontrare, insomma, vicende che hanno nella nostra terra oggi un crocevia paradigmatico di tutto il processo migratorio. La forma di questo festival permette di tracciare uno sguardo da un Sud a un Altro con la capacità critica del documentario che “trova nell’analisi e nella lettura della realtà il senso primo dell’esistenza” come afferma Marco Bertozzi.
Questa è la sfida-utopia che mi ha spinto ha voler rendere Cinquefrondi una tappa fondamentale di questo festival dal carattere internazionale, e che avrà la straordinaria possibilità di collaborare con la Corporación Cinenemoria che a Quito, Guayaquil e Cuenca promuove eventi cinematografici con oltre 500 proiezioni facendo convergere oltre 10.000 visitatori ai festival.
Questo è intento che mi ha mosso: quello di legare l’aspetto altamente culturale con la volontà di divenire un laboratorio cinematografico giovanile in un luogo in cui il cinema ha notevoli difficoltà a entrare per mancanza di strutture e iniziative, con lo scopo di far diventare Cinquefrondi meta culturale per i visitatori.
La possibilità di ospitare l’Ecuador e di incontrare uno dei registi dei documentari è un'occasione legata all'aspetto educativo e formativo del Festival: entrare in relazione con uno degli autori e interagire con significa ascoltare e apprendere le posizioni dell’artista sul mondo in relazione ai suoi processi di creazione culturale.
Le due giornate di Cinquefrondi ospiteranno inoltre, nei momenti di incontro e dibattito, il mondo della ricerca e del giornalismo, che faranno di Cinquefrondi una cittadina aperta alla sperimentazione e all'approfondimento sulle condizioni dei processi migratori.
E’ un’iniziativa capace di attrarre la curiosità e la partecipazione di un notevole flusso di persone non solo provenienti dall'esterno anche grazie alla partecipazione attiva delle persone che abitano i nostri luoghi; per questo abbiamo coinvolto i ragazzi, gli adulti e le comunità di migranti presenti sul nostro territorio nel tentativo di mettere in relazione i propri vissuti.
Sosteniamo l'intento di questo progetto di promuovere il cinema responsabile, di valorizzare il cinema indipendente che ha maggiori difficoltà a raggiungere le sale, ma che dà l’opportunità ai registi emergenti, sorretti dalla coscienza critica, di farci vedere quegli squarci reali della nostra società che molte volte, sono rimossi.
Abbiamo un obiettivo comune con gli organizzatori del festival: costruire un evento che, con il coinvolgimento di attori locali, si proietti come evento culturale e turistico di qualità al Sud che abbia la capacità di creare una rete di base locale, per l’organizzazione delle edizioni successive.
Cinquefrondi, come unica tappa della Provincia e come comune apripista in Calabria per questo evento partecipato, si afferma come spazio aperto alla cinematografia di qualità e alla cinematografia responsabile.
Avv. Michele Conia
Assessore alle Politiche Sociali e Giovanili
Comune di Cinquefrondi
22 commenti:
Il Cinefestival che farà tappa a Cinquefrondi deve costituire un forte motivo d'orgoglio per tutti noi.La presentazione di oggi ci ha illustrato alcune delle opportunità che questa manifestazione ci offre:si va dalla valorizzazione del nostro comune che si proietta in un ambito(internazionale!)ancora inesplorato quale quello del cine-documentario,all'approfondimento "di petto" di un argomento a volte abusato quale quello delle migrazioni.Il fatto straordinario risiede poi nell'unione di tante forze fresche e giovani che collaborano in un miscuglio di esperienze varie che si intersecano come non mai tra di loro(giovani cinquefrondesi,ass. Il Mammalucco,scuole,...)alla valorizzazione pubblica dei volontari del servizio civile che possono con questa manifestazione offrire l'immagine più adeguata delle potenzialità di questo progetto su cui questa amministrazione ha investito.A mio parere si tratta più che di un traguardo da raggiungere,di una strada da percorrere con curiosità ma con decisione.Un'opportunità che anche noi della politica non possiamo lasciarci sfuggire per riflettere a voce alta delle tante migrazioni che affollano o desertificano la nostra terra di Calabria.Il frutto di una buona pratica amministrativa che orgogliosamente ci appartiene e che sa cogliere ciò che il mondo globale ci offre,che lo sa intersecare con il locale e che lo rende utile alla crescita di una realtà che ai più appare spenta di fronte ai fenomeni ma che,se adeguatamente stimolata,dimostra di avere tanta dignità e sensibilità.
W IL CINEFESTIVAL
Complimenti questa veramente è una iniziativa di livello, venerdi non posso esserci per motivi di lavoro, ma sabato sarò presente e spero che tutta Cinquefrondi ne capisca l'importanza. Un saluto a tutti.
...e mentre in Italia si fa crescere l'odio per il diverso,mentre in Italia passa un pacchetto sicurezza razzista che ha dato le sue prime conseguenze il 17 ottobre(giornata antirazzismo) in Calabria con l'arresto di un lavoratore straniero "irregolare"e la semplice denuncia del datore di lavoro...in una piccola parte del territorio italiano c'è cchi vuole andare controcorrente aprendo le porte e manifestando la volontà di voler approfondire la conoscenza di chi è "diverso"ma uguale a tutti,la storia di gente che migra,che soffre,che si piega e si risolleva.Perchè ognuno di noi in un'altra nazione può rappresentare il "diverso" e perchè poi partorire delle idee nate da uno scambio di culture non può fare che bene,ampliare gli orizzonti aiuta a crescere a valorizzare la sensibilità di una popolazione.Mi auguro che Cinquefrondi risponda bene all'iniziativa,perchè oltre ad essere interessante ci dà una buona visione all'esterno,devo dire che leggendo il nome Cinquefrondi sui manifesti attaccati a REGGIO CALABRIA per un'iniziativa cosi importante,non ha fatto altro che rendermi fiera dei piccoli passi che si cerca di fare (vedi il seminario).
Buongiorno a tutti voi.
E' la prima volta che scrivo in questo blog... penso sia giusto e doveroso precisarlo.
Solo da questa mattina ho cercato in internet alcune pagine di Cinquefrondi e ho intravisto questo sito, nonchè, il sito dell'edicola di Pinuccio.
Interessanti entrambi e devo ammettere che questo fa onore a tutti i Cinquefrondesi, anche a coloro che siuramente li disconoscono forse perchè sicuramente non sono forniti di pc e internet. Speriamo che un maggiore benessere economico porti questi straordinari strumenti moderni nelle case di molti cittadini. Il mio è un augurio ma anche una speranza.
Il fatto che molti non possano leggere le pagine di internet mi fanno riflettere.
Il significato non può che essere uno e solo uno.
Malessere economico che si traduce in una mancanza di possibilità di stare a passo con i tempi.
Per entrare subito nel tema del commento al festival, trovo, obiettivamente, che sia un'iniziativa da lodare. Sicuramente da portare avanti.
Niente di più di questo.
Non posso esimermi dal chiedervi che tipo di tornaconto economico possa avere Cinquefrondi nell'essere patria di questa iniziativa.
Metto da parte l'alto valore culturale dell'iniziativa che premia una volontà di resurrezione se non di riscatto della comunità Cinquefrondese.
Per cui inutile ripetersi.
Ma la domanda a me sorge spontanea.
Come facciamo a giustificarci dinanzi alla gente che ha sofferto e soffre ancora per le partenze verso " luoghi sicuri " di coloro che cercano un posto di lavoro?
Se avessimo avuto a Cinquefrondi un albergo, dei centri seri di ristorazione, una buona strada provinciale che conduce sui nostri monti facendo apprezzare le bellezze della natura, non sarebbe stato un binomio perfetto?
Se ci fossero state tutte queste " cose " probabilmente piuttosto che assistere ad una toccata e fuga da Cinquefrondi da parte dei visitarori, avremmo avuto un buon tornaconto economico. Magari qualche cittadino di Cinquefrondi, lavorando in queste strutture, avrebbe avuto la possibilità di acquistare un pc e sicuramente avrebbe avuto un collegamento internet.
Non è provocazione ma è solo un mio parere visto da molto lontano rispetto al mondo della politica.
Enea
Quello che rileva enea mi trova pienamente d'accordo, ripenso subito a quella bella serata di questa estate del roccella jazz che ha fatto tappa a cinquefrondi. Credo almeno 500 persone molte delle quali da molto lontano , era bellissimo vedere tanta gente popolare il paese ma nel momento esatto in cui è finita la manifestazione entro non oltre 15 minuti tutto era ritornato come prima cioè il deserto. qualcuno domandava se c'era un ristorante , qualcuno una pizzeria, qualcuno addirittura se c'era un albergo per fermarsi per la notte visto che venivano da salerno. Ecco questo ragionamento buttato giù così sembrerebbe sterile ma si riallaccia a quello di enea, quanto sarebbe stato bello se questa occasione così importante si fosse trasformata in una occasione anche di ritorno economico per la nostra comunità.
Le parole di Enea ed Angelo fanno sicuramente riflettere. Sicuramente quando si organizzano eventi come il cinefestival un ritorno anche economico per il paese c'è, arriva gente da fuori, quindi bar, edicole, tabaccai, ecc.ecc....ma è vero come dite che mancano le strutture principali come un albergo, ad esempio i registi dovranno dormire fuori Cinquefrondi...Penso pure pero' che eventi come questi potrebbero aiutare a portare ventate di crescita culturale e sociale che a sua volta puo' avere delle ricadute economiche....Mi spiego meglio se non si iniziano a fare iniziative di un certo livello che dimostrano ad eventuali imprenditori che c'è anche una domanda loro non si preoccuperanno mai di organizzare l'offerta (in questo caso alvberghi, ecc...) questa è una nozione classica di economia...resta il fatto che il problema che voi sottolineate è serio e richiederebbe un approfondimento specifico con il coinvolgimento delle istituzioni e principalemnte di tutti gli imprenditori e commercianti del paese....Grazie a voi per gli spunti che avete dato...
Eh no no caro Michele Conia.
Grazie a te invece che nella veste di organizzatore del festival hai fornito una spiegazione di natura economica.
Mi aspettavo di più ma credo che almeno per oggi sia sufficiente quello che hai scritto. Capisco bene che il countdown per il festival è già scoccato, per cui affronteremo i temi in altre occasioni.
Sono sicuro che molti punti di vista ci uniranno come sono altrettanto sicuro che la voglia di " proiettare " questa nostra grande comunità verso il futuro sia di entrambi.
Una domanda prima di lasciarti....
Cosa pensi delle dimissioni di Silipo?
Enea
Si Enea so che la risposta che ho dato è troppo semplicistica, ma penso che il tema richiede un seri approfondimento....temevo che prima o poi qualcuno mi chiedesse delle dimissioni di silipo ed io non mi sottraggo alla domanda.
Io non ho avuto modo di parlare con lui nè prima delle dimissioni ne' dopo, quindi mi attengo a quanto da lui scritto....ho il dovere di credere a quanto lui ha scritto..
Non ti smentisci mai Michele.
Sei una persona corretta e questo aiuta sempre le discussioni.
Alla prossima allora buon lavoro e mi farò vivo presto.
Enea
Per Flavio Loria e per l'assessore Conia. Sarebbe sicuramente stata un'ottima occasione di sviluppo se solo non vi foste piegati alla logica di un'amministrazione decadente. Che peccato che rappresentate e siete rappresentati da chi vi farà perdere tutto. Un abbraccio da un deluso
Ragazzi mi dispiace ma il tempo sarà inclemente per il festival...... trovate una soluzione e non fate spettacoli all'aperto.
Pioverà pioverà e pioverà ancorA
Enea
Rispondo all'anonimo del 21 ottobre delle 18.44.Credo,opinione mia,che non ci siamo assolutamente piegati ad alcuna logica:le nostre proposte esplicitano sempre una posizione politica chiara e precisa,una logica amministrativa votata alla trasparenza.Siamo consapevoli che questo quadro politico e dirigenziale non è stato sufficiente per la svolta di cui questo paese ha bisogno(anche se non si può creare l'alibi solo della pubblica amministrazione che non fa bene il proprio lavoro).Ecco,proprio partendo da questo dato abbiamo già avviato una discussione sulle prospettive:abbiamo detto,lo ripeto,che oggi abbiamo bisogno di osare qualcosa in più,cioè di proporre un'idea più avanzata dell'amministrare con un progetto che sappia mettere insieme la freschezza di chi ha la voglia di proporsi per la prima volta e l'idea guida di operare un cambiamento radicale in tutti gli aspetti che riguardano la pubblica amministrazione.Noi abbiamo tante idee in proposito,riteniamo utile questa amministrazione solo se darà il là al cambiamento a partire dalla prossima scadenza elettorale.
Flavio, da quello che emerso dal tuo scritto, sembrerebbe che le cose a Cinquefrondi stiano per cambiare.
Non riesco bene ad interpretare il fine che ti sei prefisso.
Cerco di dare una mia spiegazione, la quale, non va considerata arbitraria nè tantomeno gravata da pregiudizi ideali o politici.
Quello che si dice di Cinquefrondi è oramai sulla bocca di tantissime persone che siano esse di Cinquefrondi o che siano dei paesi vicini.
Inutile è stare qui ad elencare fatti o situazioni che hanno determinato questa nomea di Cinquefrondi.
Una volta si diceva: vox populi vox dei. E mi pare che la regola sia identica. Ciò che dice il popolo è la voce di esseri superiori.
Ed allora il calcolo della matematica mi impone di aggiuungere che se lo sfacelo del paese esiste, se le cose non sono andate come ci si aspettava, da qualche parte risiederà pure una motivazione.
La motivazione la si può orientare in più direttrici. Io voglio imboccare una sola traiettoria cercando di essere il più obiettivo possibile.
Quando le cose vanno male è evidente che le responsabilità siano di tutti. Ma non credi che le maggiori responsabilità siano degli amministratori di una comunità?
Ed allora come legittimare un intervento nelle future elezioni di amministratori che hanno già amministrato?
Pur riconoscendo valore a quello che Michele ha fatto per Cinquefrondi non credi, Flavio, che anche lui era su quella nave che ha fallito l'ingresso al porto?
Attendo una risposta serena come sereno è stato la mia opinione libera e lontana dalla politica e dalle discussioni di piazza
Enea
Flavio attenzione a non andare divisi come sinistra.
All'anonimo delle 18:44 la trasparenza dimostrata da Conia e dal suo partito in questi anni amministrativi è sotto gli occhi di tutti.
Conia ha fatto veramente cose utili come non ricordare il taxi sociale e tanto altro ancora.
Il miglior amministratore degli ultimi 15 anni è stato Michele Conia di questo sono convinti in tanti in paese.
Enea lascia stare i luoghi comuni difatti molti paesi a noi limitrofi sono stati o commissariati per mafia(Taurianova) o c'è un opposizione forte anzi fortissima al governo cittadino((vedi Polistena dove addirittura hanno creato un associazione "Rilanciamo Polistena contro Laruffa").
Potrei fare l'elenco di decine di comuni limitrofi con problemi più grandi dei nostri
io non sono comunista, ma sinceramente penso che Michele sia un valore per la nostra cittadina, attenzione a non perderlo, bisogna sostenerlo, lui crede in quello che fa ci mette passione, sinceramente io non ricordo un altro amministratore che si è impegnato tanto, non credo sia giusto sostenere che lui debba pagare le colpe degli altri, ancora una volta riscvhieremmo come cinquefrondi di commettere un grave errore e non valorizzare una persona capace.
D'accordo con g.p.
Caro Enea apprezzo la serenità e la fermezza con cui ti poni.le questioni che sollevi sono reali:difatti non pensiamo di non essere stati compartecipi di quanto fatto da questa amministrazione.Sai abbiamo alcune virtù che ci contraddistinguono:1.l'autocritica;2.la cocciutaggine;3.la fantasia.
Provo a chiarire i tre punti:1.sin dall'inizio abbiamo notato poca visione d'insieme da parte degli amministratori:noi per il futuro tenteremo di proporci come gruppo coeso che sa come muoversi e sa individuare quegli obiettivi da raggiungere(in questo Michele Conia ne ha data ampia dimostrazione nelle "sue" politiche sociali e giovanili:un esempio da diffondere a tutti i rami dell'amministrazione).Ci siamo costituiti in gruppo autonomo di maggioranza ponendoci,quando necessario,in posizione scomode senzaq far mancare la nostra idea sulle questioni poste.Non pensiamo di aver fatto bene o male,pensiamo di aver fatto esperienza da mettere al servizio di un progetto amministrativo futuro senza i lacci della politica locale ma con l'obiettivo di mettere insieme le forze vive e propense al fare con fatti e non a parole(rectius,meno tesserati di partito più soggetti socialmente riconosciuti dalla gente).2.Ci siamo scontrati con un sistema perverso che rende difficile progettare e/o programmare qualcosa che vada oltre la gestione del presente e del "piccolo".
Abbiamo cozzato contro questo vero e proprio sistema,ma stiamo cercando di porre un rimedio a partire dalla formazione della nostra prossima proposta elettorale:in questo serve il sostegno di tanti e su questo stiamo lavorando.3.Per promuovere qualcosa di credibile e duraturo continuo a credere che serva quella giusta dose di fantasia in modo da creare una nuova speranza all'orizzponte di questo nostro paese:è necessaria riportare con le innovazioni i sorrisi che sapopiano rendere diversa l'immagine del nostro paese(immagino un paese solidale,colorato,attivo socialmente,che sappia ritagliarsi uno spazio come modello virtuoso in alcuni ambiti-v. cinema,arte,artigianato,accoglienza,ecc.
E per ora fermiamoci qua.
Flavio sei stato abbastanza chiaro.
Non nutrivo dubbio alcuno che alle mie domande serene e pacate, avresti risposto con pacatezza e serenità nella stessa e adeguata misura.
Credo che questa sia la natuta e la finalità di un blog connesso e interdipendente ai grandi principi di democrazia.
Ciò non tgolie il fatto che nei miei successivi interventi, continuerò a proporre domande che mio malgrado potrebbero anche apparire ( e lo dico in termine inappropriato ) " osè ".
Sono certo che continueranno ad esserci risposte pure e genuine poichè non ho motivo alcuno di ritenere il contrario.
Enea
Flavio sono sempre io.
Ho riletto la tua ultima frase " e per ora fermiamoci qua ".Mi ha creato e continua a crearmi non pochi problemi di interpretazione.
Può dare quella autentica?
Scusami se non ho evidenziato prima ma sinceramente mi era sfuggita.
Enea
Tento di soddisfare la curiosità di Enea.La frase conclusiva "E per ora fermiamoci qua" si deve interpretare come la fine di un'elencazione che andava un pò troppo in là sull'"anima" del prossimo programma amministrativo,che,ovviamente,deve essere integrato e discusso dall'intera coalizione.
Alla prossima.
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