giovedì 8 ottobre 2009

LA LEGGE (NON) E' UGUALE PER TUTTI

DI RITA PANI


L’Italia che spera è in fermento. L’Italia lobotomizzata … è lobotomizzata. Il leitmotiv di oggi sembra essere “la legge è uguale per tutti”, se non “buffone fatti processare”. Scenari possibili e futuri, domande e risposte, impegnano ogni spazio di giornale: “ed ora cosa accadrà?” Parlano avvocati, politici, esperti e cittadini, rincorrendo articoli della Costituzione, leggi, ipotesi e fantasie. Leggo, sorrido, mi incazzo e penso.

Penso per esempio alle mille banali anomalie di questo stato peregrino, in cui si sprecano energie a formulare teoremi e tesi atte a indovinare quale sorte potrà avere il corruttore del consiglio, ora che gli è stata negata l’immunità. Nessuno però pone un’altra questione, e davvero la più banale: come è stato possibile che un pluripregiudicato, plurindagato sia a capo di un governo?

Il popolo lobotomizzato rincuora il processabile del consiglio: “Resisti, sbaraglieremo questi giudici comunisti!” Servirebbe forse far notare a questi paladini della corruzione che ieri è andata in onda, a reti unificate, la prova che il lodo Al Fano era una legge ad personam. Se è vero che il lodo Al Fano era stato pensato a tutela della quattro più alte (si fa per dire) cariche dello stato, com’è che si è incazzato solo lui, al punto di rischiare l’esplosione delle coronarie in diretta tv?

La legge è davvero uguale per tutti? No, non lo è e forse nemmeno lo è mai stata, perché la prima disparità tra gli uomini è la disponibilità economica. Più danari hai da spendere più la legge sarà “uguale” per te. Ma in questo caso specifico, nel caso dell’esultanza democratica, lo è ancor meno. Ieri sei persone che hanno avuto il coraggio di attenderlo all’entrata e all’uscita dalla sua apparizione miracolosa a palazzo Venezia (memoria storica da brivido), per gridargli “In galera!” sono state accompagnate in commissariato e denunciate. Tra un fermo di polizia e l’altro, però, lo psicopatico del governo ha potuto approfittare di un microfono per vilipendere il Presidente della Repubblica, la Corte Costituzionale, la Magistratura, senza che nessuno facesse una piega. Nemmeno le forze dell’ordine pagate per scortarlo.

E quando in Italia la legge rischia di diventare un po’ più uguale per tutti, anche in tempi non sospetti, ci sarà un cretino da sfondamento che partirà per primo lancia in resta; è il caso del cretino per antonomasia, tal gasparri, il quale tempo fa ebbe a dire a proposito della possibilità di una bocciatura del lodo al nano, che in quel caso “ci sarebbe stato un ghedini o un ghedoni, che avrebbe trovato un cavillo …”. Questo tanto per far comprendere ai cittadini, l’alto senso della Patria, che certa feccia può avere. Ed è proprio quello che faranno, mettere mano ai codici per evitargli ancora una volta la condanna. Il PD sarà in aula quando ci sarà da votare? Dubito vista la solerzia con la quale hanno subito tenuto a precisare che “il premier può governare.”

Che succederà ora in Italia? Sta già succedendo. Esattamente come durante il periodo elettorale, si mostrano i muscoli al paese, intensificando la risposta a una domanda che in realtà nessuno si pone: stato di polizia ad uso propaganda. Roma assiste in silenzio, in soli due giorni, a veri e propri rastrellamenti di migranti: il 6 ottobre al Pigneto, oggi a Tor San Lorenzo. E andrà peggio, ora che la lega può stringere ancora il cappio intorno al collo del ricattabile del consiglio, o le mani in quel che resta delle sue palle.

E’ stata una bella soddisfazione illudersi che la Costituzione in Italia abbia ancora il valore che merita, ma è solo un’illusione.

Rita Pani (APOLIDE)

6 commenti:

enzo ha detto...

CONDIVIDO IL POST, IL POPOLO ITALIANO DEVE SVEGLIARSI....è GIA' TROPPO TARDI

@le ha detto...

La legge è uguale anche per lui
da antefatto.it

Dopo due giorni di discussioni, minacce e pressioni, la Corte Costituzionale ha detto chiaro e tondo (si spera, vedremo la motivazione) che la legge è uguale per tutti. Sarebbe bastato un minuto per ribadire l'articolo 3 della Costituzione, ma siamo in Italia e dunque ci son volute 48 ore.
C'era qualche giudice costituzionale (6 su 15, si dice) che la pensava diversamente. Per fortuna è rimasto in minoranza.

Berlusconi ritorna al suo status naturale, quello di imputato. E forse il presidente Napolitano rifletterà su quella firma in calce a una legge incostituzionale, una delle tante.

Vittoria ha detto...

Credo che il risarcimeento da parte di Mills alla Presidenza Del Consiglio sia dovuta al fatto che quest'ultima si sia costituita parte civile nel processo.... il che è assurdo per ovvie ragioni ( che non si spiegano, come le barzellette!!);
e a dire il vero a me tutta questa farsa fa sorridere e dovrebbe far piangere invece chi Berlusconi lo vota.
Quello che mi fa rabbia invece è altro: come mai i nostri cari parlamentari di sinistra , alla prima occasione utile , e cioè quando potevano governare il paese, non si sono adoperati per sfornare una legge intelligente sul conflitto di interessi?
E poi ci si lamenta del poco amore verso la politica....

Vittoria ha detto...

il mio precedente commento era riferito all'articolo " E ALLORA FACCIAMOCI UNA BELLA RISATA", l'ho inviato per errore come commento a questo post....
comunque vale sempre quello che ho detto!!!!!

Anonimo ha detto...

leggere l'intero blog, pretty good

Anonimo ha detto...

Perche non:)