Raddoppio del termovalorizzatore di Gioia Tauro, il segretario del Prc De Gaetano contro la ripresa dei lavori: "Sottile revochi un'ordinanza che calpesta la volontà dei cittadini e dei loro rappresentanti"
"Pensavamo che con le oltre 8mila persone scese in piazza un anno e mezzo fa a Gioia Tauro e il varo di ben due leggi regionali i calabresi fossero riusciti a far valere la propria volontà, mandando in pensione un progetto sbagliato nel metodo e nel merito. Purtroppo ci siamo illusi: chi ha deciso la prossima ripresa dei lavori del raddoppio del termovalorizzatore di Gioia Tauro non ha tenuto in nessun conto, infatti, quella forte e univoca volontà popolare". E' la dura presa di posizione del segretario regionale di Rifondazione comunista, Nino De Gaetano, che si dice "colpito e amareggiato dalla decisione assunta dal commissario per l'emergenza ambientale Goffredo Sottile". "Oggi – dichiara - dopo l'ordinanza che ha disposto la ripresa dei lavori da parte della Tec, siamo costretti a riaprire un capitolo che consideravamo chiuso in forza di una massiccia e corale mobilitazione dell'associazionismo, delle parti sociali e del mondo politico. Il partito della Rifondazione comunista, in particolare, fortemente contrario ad un progetto destinato a danneggiare lo sviluppo turistico, economico e sociale della Piana di Gioia Tauro, trasformandola in pattumiera, si era fatto promotore davanti al Consiglio regionale della Calabria di due iniziative legislative che potessero tutelare quel territorio. Lo sforzo, però, non è bastato a fermare i fautori del raddoppio, evidentemente del tutto indifferenti alle opinioni espresse dai calabresi e dai loro rappresentanti: come spiegare altrimenti il ricorso alla Corte costituzionale proposto dal governo Berlusconi contro le leggi varate dal Consiglio regionale?". "Nessuno si illuda, però – avverte De Gaetano – Rifondazione comunista non ha affatto cambiato opinione sul termovalorizzatore e conferma l'immediata disponibilità di dirigenti e militanti a riprendere da subito la mobilitazione al fianco di un territorio già sufficientemente penalizzato in passato da scelte politiche miopi. Anche per questo oggi chiediamo con forza al commissario Sottile di fare un passo indietro e revocare un'ordinanza che calpesta irrispettosamente la volontà dei calabresi espressa più volte senza se e senza ma".
7 commenti:
Porca puzzola è qualche giorno che non riesco a scrivere Michè..volevo lasciare il mio saluto ai compagni del kollettivo, vedaimo se stavolta ci riesco
Manu'
Sulla vicenda della ripresa dei lavori per il c.d. raddoppio del termovalorizzatore(rectius,inceneritore),non bisogna essere dei pazzi estremisti per etichettare questa scelta del Commissario per l'emergenza ambientale Sottile,come cinicamente scellerata.Come circolo PRC di Cinquefrondi siamo stati tra i tanti a far rivivere una giornata di mobilitazione di massa a Gioia Tauro nel dicembre del 2007,siamo stati in prima fila nel tentare di opporci alla politica dell'incenerimento sensibilizzando le persone,siamo stati insieme per ridare forza e speranza alla nostra capacità di poter progettare da noi un futuro per la nostra terra.Oggi ci tocca risollevare l'attenzione su questo tema che ha enormi implicazioni ambientali,di società e quindi politiche.Noi del PRC ribadiamo che in tutti i posti in cui siamo presenti nelle istituzioni siamo FERMAMENTE contrari alla pratica dell'incenerimento dei rifiuti,ed a maggior ragione lo siamo rispetto ad un'operazione che farebbe veramente della Piana una grande pattumiera per lo scarico e l'incenerimento dei rifiuti.Dobbiamo riprendere la lotta su questo tema,propongo di rilanciare l'ipotesi di uno sciopero generale per marcare sin da subito la contrarietà della popolazione.Sempre chiarendo che il nostro orizzonte è quello di sostituire la pratica dell'incenerimento con tutto ciò che è ambientalmente oltre che economicamente sostenibile.
lotta dura, questo bisogna fare. si devono vergognare.
venrdi 20 febbraio ore 19:00 assemblea del prc di cinquefrondi.
gli iscritti, i simpatizzanti ed i sostenitori sono invitati a partecipare.
RIPRENDIAMOCI LA DEMOCRAZIA. SUBITO!
Hanno creato un regime bipartitico da cui non ci si può liberare se non con un’azione forte di protesta. La maggioranza degli italiani ne è consapevole ma è disorganizzata. Utilizziamo la data simbolo della liberazione per dare una spallata a questo regime.
IL 25 APRILE TUTTI A ROMA
Manifestazione autoconvocata dalla base. Questo appello sta girando su vari blog, su facebook e altri siti con grande risultato, vi chiedo di diffonderlo anche sul vostro.
Intorno alle 15 una squadraccia fascista ha aggredito i compagni che in qual momento si trovavano all'ingresso della sede nazionale di Rifondazione Comunista in viale del Policlinico. Il compagno Davide Polimanti è stato gravemente ferito è si trova tuttora ricoverato in ospedale per accertamenti. Seguiranno aggiornamenti.
http://www.osservatoriorepressione.org/2009/02/roma-brutale-aggressione-fascista.html
se la notizia di roma è vera è gravissimo.
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