
Dalla "Gazzetta del Sud" del 26/01/2009
Viene fondato nel 1994 da 3 giovani riuscendo da subito ad attirare l’attenzione e la partecipazione dei tanti che volevano rompere gli schemi della politica classica cinquefrondese, ormai da anni “gestita” dai “soliti” nomi e caratterizzata dalle “solite” controversie. Sin dall’inizio si presenta come “spazio” senza barriere, accogliendo e valorizzando tutte le soggettività che vi si affacciano, mettendo al bando la rigorosa appartenenza partitica per abbracciare tutti i giovani (di sinistra) “pensanti”, che pur senza dare un nome specifico alle proprie idee dimostrassero attivismo e propositività.
Il 9 Maggio 1994 il K.O.R. si presenta a tutti dalla piazza cittadina, con l’ormai storico striscione e la proiezione di concerti di Guccini e dei Nomadi: il KOR vuole riappropriarsi degli spazi e poterne fruire insieme alla gente. La prima battaglia politica mira, infatti, alla riapertura della biblioteca comunale che, grazie ad una partecipata raccolta firme ed ad una rumorosa protesta, fa alzare la testa al popolo e chinare quella dell’allora amministrazione comunale, ottenendo il primo grande risultato concreto.
I “chiodi fissi” del Kollettivo sono chiari sin dalla sua nascita: lotta al potere spregiudicato, antimafia sociale, difesa dei diritti umani, integrazione degli immigrati, sradicamento di qualsiasi tipo di discriminazione ed emarginazione, lotta al precariato, promozione artistica e culturale, diritto allo studio, tutela ambientale nonché unanime condanna a logiche individualiste o autoreferenziali.
Dalla nascita e per 10 intensi anni il portavoce del KOR è Michele Conia, giovane tra gli ideatori e fondatori del gruppo; per un brevissimo periodo svolge questo ruolo Antonello Palermo per cederlo poi a Michela Tripodi, attuale coordinatrice dei G.C. e portavoce del Kollettivo.
L’attività, la passione e l’impegno del gruppo non può, però, non subire le insufficienze materiali che i piccoli comuni della Calabria presentano ai giovani, provocando un continuo ricambio dei militanti che non di rado, per motivi di studio o di necessità lavorativa, emigrano verso mete offerenti maggiori possibilità.
Fare i conti con il territorio a Cinquefrondi vuol dire anche dover fronteggiare il disappunto di altri “gruppi” che all’emancipazione sociale preferiscono il silenzio e l’ignoranza come motore del Sud e che imprigionano il dialogo e la parola comunicando con intimidazioni ed attentati. Il KOR ha, infatti, negli anni subito diversi episodi di violenza rivolti sia alla sua sede che ad alcuni suoi componenti.
Innumerevoli sono i dibattiti, le iniziative, i concerti e le attività proposte nel tempo e sin dall’inizio l’attività di lotta viene coniugata all’espressione artistica e culturale. Nel Dicembre del 1994 viene proposto il primo Raduno Rock al fine di creare spazi di socialità (inesistenti a Cinquefrondi), dare la possibilità ad i giovani musicisti di esprimersi ed al contempo dibattere su tematiche spesso accantonate dai giovani.
Il Raduno Rock crescerà di anno in anno e verrà riproposto per 9 edizioni. Con le stesse ambizioni di sensibilizzazione viene ideato nel periodo estivo l’ “Onda Rossa Festival”. Tra i partecipanti, oltre gruppi locali, vi sono: i 24 Grana, i 99 Posse, Grazia Di Michele, Enrico Capuano. Hanno partecipato anche scrittori, studiosi ed ospiti di vario genere.
Una nuova sperimentazione è la “Tarantella Resistente” organizzata in occasione del 25 Aprile
Altre ricorrenza cara al Kollettivo è, naturalmente, quella del Primo Maggio, di volta in volta articolata in modo da partire dalla storica rivendicazione del lavoro dignitoso per finire alla lotta al lavoro precario; a tal proposito è stato organizzato più volte il May Day facendo di Cinquefrondi tappa della carovana nazionale contro il precariato. Il KOR ha commemorato la festa dei lavoratori partecipando a molteplici manifestazioni, tra le quali la meravigliosa manifestazione a Portella della Ginestra.
Particolare interesse e risalto viene dato, in svariate iniziative, all’opera artistica, poetica, culturale e politica del Cinquefrondese Pasquale Creazzo, la cui geniale creatività pur non conoscendo tramonto è spesso svilita e dimenticata.
Fortemente avversi al G8 ed alla repressione ed agli arresti dei compagni del “Sud Ribelle” di Cosenza, il KOR diventa sede del Piana Social Forum e si esprime sistematicamente con volantini, giornali e manifestazioni pubbliche, partecipa in considerevole forza anche al campeggio No-Ponte di Cannitello.
Tra le attività di socializzazione rientrano i molti tornei sportivi (calcio, basket, pallavolo), i vari cineforum tematici seguiti da discussioni e, in ultimo solo cronologicamente, il centro di aggregazione per minori, come sussidio per le famiglie in difficoltà ed al contempo come tentativo di ridurre quanto possibile l’insorgere di devianze minorili che trovano nella nostra comunità terreno fertile. Nella direzione di aiuto alle famiglie è stato ideato anche un mercatino dei libri scolastici (e non solo) usati, sempre più costosi e, quindi, meno accessibili.
La tutela e la difesa dell’ambiente sono chiesti dal Kollettivo a voce alta, con lotte e presidi, tra questi: il presidio contro l’inceneritore di Gioia Tauro, il Ponte sullo Stretto, il Ripetitore di contrada Grecà, la discarica nella zona “Cimitero” (alla fine non realizzata), nonché campagne di sensibilizzazione contro l’ eternit e l’amianto, oggetti di un dettagliato reportage fotografico sulla emergenziale situazione.
Istintiva per il Kollettivo è l’antimafia sociale e la campagna per il suo, seppur difficile, sradicamento. Questo tema è stato oggetto di tanti interessanti dibattiti realizzati in collaborazione con Libera ed altre associazioni e presiedute di volta in volta da personaggi che dedicano all’antimafia un costante e lodevole impegno, uno per tutti: Don Luigi Ciotti.
L’impegno e la costante presenza profusi negli anni hanno reso il KOR da un lato soggetto di apprezzamenti e dall’altro oggetto di critiche negative e tentativi di sradicamento. Il KOR riesce, quindi, a farsi sentire da tutte e tutti esaltando quanti ne sono rappresentati ed “infastidendo” chi si sente bersaglio colpito.
Il carburante del KOR è la passione…
La sua forza è l’inventiva…
La sua cultura è l’intercultura…
“Noi siamo/il sangue nuovo/ nelle arterie/ della città”
11 commenti:
fare significa "sconsare" e cio' sicuramente a molti non piace, il cambiamento reale a molti fa paura, è piu' facile poterlo dire e poterlo utilizzare per ogni forma di critica, quando poi qualcuno ci prova seriamente non piace, ogni cambiamento è duro anzi durissimo, bisogna continuare a provarci, anzi bisogna riuscirci. Alberto e ragazzi del collettivo, continuate non fermatevi, andate dritti e non vi curate di loro, sono tante, forse piu' di quello che pensate, le persone che vi stimano. Buon lavoro di vero cuore. A. V.
ma alle domande non risponde nessuno? volevo sapere pure seanche i longo son con rifondazione
Ringraziamo A. V. per le parole di sostegno considerato che molte persone cercano in ogni modo di ostacolare il nostro cammino. Noi ci stiamo provando ad essere un vettore di cambiamento.
Per la domanda su Michela: è l'attuale coordinatrice dei Giovani Comunist* del Kollettivo Onda Rossa. E' entrata in Rifondazione uscendo dai Comunisti Italiani. I Longo non sono tesserati con il PRC.
Sulle delibere: abbiamo provveduto a ripristinare il sistema, inoltre volevamo informare che in questi giorni saranno pubblicate nuove delibere interessanti.
Infine facciamo un ringraziamento per le belle parole espresse in questi giorni nei commenti sul nostro operato...
Per Ornella: le foto scelte dalle redazione non si discutono...scherziamo...ma pensiamo che quella foto sta a significar il tuo completo impegno contro ogni forma di deterioramento della salute del cittadino.
Aspettate in questa settimana un importante intervento...grazie a tutte e tutti voi
In sostanza di che partito siete???
ho visto al telegiornale le persone incazzate contro i sei rumeni arrestati, li volevano linciare, ecco quindi che il popolo si incazza, ma poi mi sono chiesto perchè quando arrestano un boss mafioso non lo fanno???? voi che ne pensate?
venerdi su liberazione ci sarà uno speciale sulla questione immigrati e agricoltura....si occuperà anche della cartiera di rosarno
Grazie per la tua segnalazione, Michele.
L'invito alla partecipazione è reciproco, ovviamente! Ogni schifezza e bruttura del padronato va denunciata, io tento nel mio piccolissimo di tenermi aggiornato e per quanto possibile di aggiornare! Così come vi prefissate voi. Dunque auguri a tutte e tutti, il grazie va a chi si prodiga per mantenere questo spazio virtuale, dato che quelli materiali ce li stanno levando piano piano...Mi impegnerò a farvi visita appena possibile e compatibilmente con tutto quanto, sperando sia cosa gradita! E complimenti per mantenere vive iniziative simili dove non è solo il padronato a farla da padrone...e ci siamo capiti! A presto, ed in bocca al lupo!
Mattia Laconca - P.R.C. Pavia
Grazie per quello che fate!!!
Mario
grazie mattia, grazie per le parole di sostegno e grazie per tutte le volte che vorrai riempire con noi questo spazio virtuale con contenuti reali.
Trasmettere in diretta on line le sedute del consiglio comunale è sicuramente un'idea di indubbia importanza. Permetterebbe a tutti i cittadini di avere un "occhio" costantemente rivolto alle grandi tematiche comunali e alle decisioni prese o discusse. Ottima idea Michele... spero si possa realizzare.
Gianni
volevo rispondere a chi chiedeva "perchè nessuno protesta quando arrestano un boss mafioso".Indubbiamente quello che hanno fatto quei ragazzi è deprimevole,ma là le proteste sono alimentate anche da un odio verso il "diverso",io disprezzo chi odia il diverso ma amo chi riesce ad odiare la mafia,evidentemente in Calabria ancora non siamo riusciti a capire che la mafia deve rappresentare per noi il diverso,il male assoluto di questa terra!!!
"e venne da noi un adolescente ...
non disse una parola nè fece gesto alcuno:
e questo suo silenzio e questa sua immobilità
hanno aperto una ferita mortale nella nostra consunta giovinezza.
Nessuno ci vendicherà:
la nostra pena non ha testimoni.
Finchè ci saranno persone come te che si porranno certi quesiti,la speranza d il riscatto potranno ancora esistere.michela tripodi
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